Ritrovo nella mattinata di sabato 19 luglio. Dalle ore 11:00 il Campo Sportivo di San Bartolo va pian piano animandosi. Si festeggiano i vent’anni degli Ultras Ravenna 1994, un traguardo importante neanche tanto per la cifra tonda raggiunta, quanto per il fatto che alla luce della situazione attuale, di repressione selvaggia ed indiscriminata, ogni giorno di vita da ultras può sembrare una vera e propria conquista, figurarsi mettere assieme venti lunghi anni. In un contesto poi come quello di Ravenna, città borghese e spesso ostica verso il calcio e i suoi tifosi, tutto assume i connotati di un’impresa epica.

Come ad ogni avvenimento di una certa importanza, immancabile la presenza degli amici più cari, così oltre alle locali facce note, pian piano arrivano e si palesano con le loro sigle Freak e URB Bologna, La Meglio Gioventù Lucca, Frentani Non Tesserati da Lanciano, Vecchi Bastardi Cremona (ex NEP), Nord Kaos 1989 Udinese, Collettivo Inc.Udine e Frangia Kaotika Salerno.

I fratelli di curva e di strada, come ogni domenica calcistica, hanno voluto essere al loro fianco: ci sono Porky’s Group, Solarolo Crew, Briganti, Viking Ravenna e Piazza Brigata Pavia.

Unici assenti i ragazzi di Dublino, quelli della Shed End Invincibles del St. Patrick’s Athletic poiché impegnati nella doppia sfida di Champions con il Legia Varsavia ma che, a modo loro, hanno inscenato e dedicato una fumogenata giallorossa nelle strade della loro Verde Isola, facendola pervenire per via fotografica agli amici.

Sotto il sole impietoso delle 13, ha inizio il torneo di calcetto che vedrà poi prevalere la squadra del Porky’s Group nella finale della domenica. Verso le 19 si conclude la fase a gironi del torneo, alla quale segue una cena fra le tavolate allestite, laddove ci si ritrova spalla a spalla dopo essersi sfidati in campo.

Come ogni ritrovo fra amici che si rispetti, compatti si sfida l’incedere del tempo e ci si inoltra fino a notte fra la musica di Dj Rock e quella del concerto di Titta, noto cantante ravennate di musica demenziale. In mezzo scorre tanto alcool, fragorosi si levano i cori, mentre le torce illuminano a giorno l’oscurità della sera inoltrata.

Chiaramente, alla fine della due giorni, non mancano le premiazioni per chi ha trionfato in campo e per tutti gli ospiti convenuti. Il più ambito trofeo, emblematico del clima goliardico della manifestazione, se lo aggiudica il Nord Kaos Udine: parliamo della “Coppa Chiosco”, quella che premia il gruppo che meglio si è distinto al bancone e che è riuscito a bere più birra di tutti.