Come trasformare una semplice partita in un evento. E di evento si deve parlare quando c’è da festeggiare il centenario di una squadra di calcio, traguardo che è sicuramente un valido motivo per ripartire da quanto costruito fino ad oggi. Ed in questo maledetto calcio moderno, dove le tradizioni spesso e volentieri non sono rispettate, festeggiare un evento simile è pur sempre motivo di vanto.
Che la giornata non sia proprio simile alle altre si capisce fin dal primo ingresso all’Armando Picchi, basta dare un rapido sguardo alle gradinate e ci si accorge immediatamente che colore e numero di presenze non sono allineate con le precedenti partite.
La Curva Nord si presenta con vestito di gala, tanti striscioni sono attaccati in curva, molti di questi ormai sembravano riposti nelle cantine o nelle soffitte e per l’occasione sono tornati fuori: penso a “Vitulano”, un gruppo nato come club ma che si è contraddistinto negli anni per un attivismo ed una partecipazione molto più simile ad un vero e proprio gruppo ultras; North Kaos, che per anni ha animato la Curva Nord, gruppo sempre presente anche nelle trasferte più disagevoli ed in campi di terra battuta; Gruppo Autonomo, nato da una costola degli Ultras che poi ha dato linfa per la creazione delle Brigate Autonome Livornesi. Presenti anche gli striscioni del periodo BAL, dal “Fino all’ultimo bandito” all’enorme “Brigate Autonome Livornesi”, così a mente ne mancano alcuni storici, tipo “Magenta”, “Fedayn” o “Ultras Livorno 1976”, ma in linea di massima c’è un ritorno al passato che in molti hanno apprezzato. Accanto a così tanto colore c’è anche un aspetto numerico da segnalare soprattutto in momenti non proprio felici per i botteghini: Curva Nord praticamente esaurita come non si vedeva da tempo e stadio che presenta un colpo d’occhio decisamente buono.
A fronte di un entusiasmo dilagante tra i padroni di casa, desiderosi di festeggiare un evento simbolico ma evidentemente molto sentito, c’è da segnalare la passione dei tifosi ospiti. Gli irpini giungono in Toscana con numeri a dir poco esagerati, per fare una stima si può dire che sono circa 1500 persone ed il muro umano del settore ospite è di quelli che fanno paura pensando soprattutto ad un paio di fattori fondamentali: il primo è la distanza che intercorre tra le due città, non proprio siderale ma comunque importante, il secondo fattore è che in definitiva le due squadre non si stanno giocando un campionato o un piazzamento play off, è solamente una partita di campionato, importante magari per i fini della classifica, ma resta pur sempre un semplice partita per di più neanche di fine stagione. Per questi semplici motivi, onore agli ospiti presenti che numericamente fanno un figurone, segno che la tifoseria irpina è decisamente in salute.
Il tifo dei padroni di casa parte ben prima del fischio d’inizio del direttore di gara, l’euforia è tanta e per una volta i cori si alzano decisamente in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Il clou arriva con l’ingresso in campo delle due squadre, la Curva Nord sforna una coreografia composta da bandiere, bandieroni, coriandoli e rotoli di carta, la riuscita è buona anche se il forte vento non aiuta più del dovuto. Sull’altro versante gli irpini fanno bella mostra di parecchie bandiere e di alcuni bei bandieroni.
Ottimo anche il loro tifo, alcuni lanciacori si mettono spalle al campo e cominciano a coinvolgere tutto il pubblico presente, la risposta è decisamente buona perché certi cori sono cantati dalla stragrande maggioranza dei presenti, altri coinvolgono la zona centrale ma in linea di massima, quando si riesce a coordinare la folla, la risposta è pur sempre buona. Ottimo anche il colore degli irpini. Certe bandiere ed alcuni bandieroni sono sempre in movimento, così come alcuni battimani coinvolgono praticamente tutto il settore. Coordinare una massa di persone di questo genere non è cosa facile, per di più in trasferta e senza l’ausilio del vecchio e caro megafono, però gli ultras irpini riescono pure in questa impresa accompagnando i cori da tanti bei battimani e preferendo canzoni lunghe e ripetute che riescono a coinvolgere anche le persone che si trovano agli estremi del settore.
La curva di casa fa in pieno il proprio dovere, viene offerto tanto colore con le bandiere sempre in movimento ed anche i cori proposti sono spesso e volentieri ripresi da una bella fetta di curva. Oggi il tifo si alza senza troppi problemi, la risposta della curva è ottima ed i decibel sono in continuo aumento.
Tra le due tifoserie da segnalare un paio di cori non troppo carini, che vanno a contrastare la reciproca indifferenza che si era istaurata nei precedenti incontri. Forse i numeri e la massa ha causato l’effetto di voler dimostrare qualcosa all’avversario, ma per dirla tutta, i cori offensivi sono partiti dagli ultras e spediti al mittente senza tanti giri di parole.
La seconda frazione si apre con la seconda coreografia della tifoseria di casa che fa calare un bel bandierone copri settore firmato Curva Nord mentre il tifo riprende da dove si era interrotto. Il risultato di partenza continua a perdurare sul terreno di gioco ma sugli spalti le fiammate delle due tifoserie sono continue e del resto non poteva essere diverso vedendo i numeri a disposizione di entrambe.
Gli ospiti si cimentano in una sciarpata ed anche in questo caso c’è da togliersi il cappello e fare un profondo inchino, il risultato è un tappeto verde di sciarpe, non c’è tifoso avellinese che non partecipi e anche le persone presenti ai margini del gruppo non si fanno trovare impreparate offrendo il loro contributo. Di sciarpate negli anni ne ho viste diverse, un paio di queste anche di marca irpina, ma quella di questo pomeriggio entra di dirotto nel lotto delle migliori per numeri e per partecipazione.
Sul terreno di gioco intanto resiste il pareggio, il Livorno spinge di più sull’acceleratore e prova a far sua l’intera posta in palio, i giocatori ospiti tendono a far scorrere il tempo più velocemente possibile. Basta poco però a rompere gli equilibri ed a fare bottino pieno sono proprio gli ospiti che hanno il potere di far esplodere di gioia un settore ospite che sprizza energia da tutti i pori. Gli ultras irpini sono stati ripagati dalla squadra per il loro attaccamento, del resto personalmente non posso sottovalutare l’aspetto numerico di una tifoseria ed in questo pomeriggio gli ultras biancoverdi hanno saputo mostrare il loro lato migliore. Sulla qualità di questa o quella tifoseria i pareri possono essere discordanti e tra i più disparati, ma sui numeri i gioco c’è poco da controbattere e quelli di questo pomeriggio sono roba da leccarsi i baffi.
Valerio Poli