Andare a vedere una partita di uno sport femminile, specie se sei abituato agli sport maschili, ha un impatto notevole e le differenze sono tante ed evidenti. Tra queste, la maggiore è che il tifo che contraddistimgue i tifosi di sport femminili sono del tutto privi di offese, contestazioni o altri elementi classici di contesti in cui la passione trascende. Si tifa solo ed esclusivamente per le proprie giocatrici, a prescindere dal risultato che va delineandosi sul campo e che influisce in misura molto minore che altrove.
Nella curva di casa ci sono diversi striscioni, alcuni dei quali molto improvvisati con scritte su dei semplici lenzuoli. Fra questi, il più rappresentativo è “Curva Ghirlandina”. Il tifo è portato avanti da un gruppetto di persone che, armate di trombette, tamburi, un megafono e qualche bandiera, incitano la loro squadra con cori semplici, spesso e volentieri rivolti alle singole giocatrici, supportati in ciò da parecchi ragazzini delle squadre giovanili.
Tifosi ospiti assenti ma in questo sport, d’altronde, trovarne in trasferta è assai difficile e i gruppi meglio organizzati si limitano solamente a poche squadre, il più delle volte in lotta per il vertice o impegnate nelle competizioni più importanti. Ovviamente con le immancabili e piacevoli eccezioni.
Fabio Bisio.