Sbarramenti in ferro e cemento, cordoni di celere, perimetro chiuso a compartimenti stagni. È questo lo squallido scenario presente al di fuori del Veneziani, addobbato a “festa” per il primo derby stagionale. Che fosse una gara “particolare” lo sapevano tutti ma trovare uno stadio blindato in questo modo, a me personalmente è sembrato un po’ eccessivo.

Per tutta la settimana, chi da un lato, chi dall’altro, ha caricato il proprio ambiente. Basta pensare che solo in casa bianco verde, sono stati staccati circa 1500 tagliandi in prevendita.

In effetti, la cornice di pubblico che fa da contorno a questo derby, è quella delle grandi occasioni. La Nord è quasi colma, così pure la Tribuna Coperta. Solo la Gradinata presenta qualche spazio vuoto, per lo più a ridosso del divisorio che delimita il Settore Ospiti.

Martinesi presenti quest’oggi (con tessera del tifoso al seguito), in poco più di 150 unità e senza alcun vessillo; l’unico striscione esposto per tutta la gara è indirizzato agli undici in campo e recita: “Onorate la nostra Città”. Offrono un tifo discreto per quasi tutta la gara, caratterizzato per lo più da cori brevi e decisi accompagnati da qualche battimano. Calano nella seconda frazione dopo il vantaggio di casa, lasciandosi andare ad una mini contestazione contro la propria squadra, rea, a loro avviso, di non mostrare la giusta cattiveria.

La Curva Nord si presenta quest’oggi al gran completo. Soliti vessilli appesi in balconata, soliti bandieroni che sventolano ininterrottamente per tutta la gara, soliti “registi” che dirigono l’orchestra alla perfezione. Soliti anche i tanti sfottò per i cugini Martinesi, “colpevoli” di aver sottoscritto la tanto odiata tessera. Nel primo tempo sarà esposto uno striscione di benvenuto alla piccola “Noemi” mentre nella ripresa, comparirà nella Nord una “pezza” biancazzurra “Stile Curva Nord” (credo sottratta dai bianco verdi negli anni addietro) seguita dallo striscione sarcastico “La riprendiamo quando vogliamo…”.

Il gol di Gambino (ex della gara) a metà del secondo tempo, fa esplodere il pubblico di casa; sarà una bolgia fino al triplice fischio mentre la Nord offrirà ancora l’ennesimo colpo d’occhio, illuminandosi “a giorno” con tante luci ondeggianti.

Tutto sommato un buon derby, povero di emozioni in campo ma di gran carattere sugli spalti. Sinceramente mi sarei aspettato qualcosina in più dagli ospiti, sia a livello numerico che canoro, ma c’è da considerare il momento difficile che sta attraversando la compagine della Valle d’Itria. Niente da dire sulla Nord, anche oggi in splendida forma, complice anche i tre punti pesantissimi conquistati sul campo.

Antonio Vortex