Ultima giornata di campionato per quanto riguarda la serie D ed il calendario ci offre un bellissimo derby, il novantaseiesimo per la precisione, Vis Pesaro-Fano.

In classifica i biancorossi sono ormai salvi e stazionano a 43 punti, poco sopra la zona calda, mentre il Fano è saldamente al secondo posto e quindi disputerà i play off con la quarta in classifica, al 90% la Fermana. Seppur non ci siano questioni di classifica il derby è sempre il derby ed al Tonino Benelli si presentano in oltre 2.500 spettatori.

Le differenze tra i due centri, nonostante siano distanti appena 12 chilometri, sono non solo calcistiche ma anche socio-culturali ed oggi i vissini rimarcano questa cosa con una coreografia ad effetto: espongono tre grossi bandieroni biancorossi con quello al centro raffigurante il volto di Rossini con una sciarpa biancorossa al collo, nel mezzo dei bandieroni vengono sventolate varie bandierine nere plastificate. In balaustra viene aperto lo striscione: “DIFFERENZA ABISSALE: NOI ROSSINI VOI IL CARNEVALE”. A titolo informativo, Gioacchino Rossini è l’importante compositore lirico nato a Pesaro nel 1792, fra le sue opere più famose troviamo il “Barbiere di Siviglia”, conosciuta in tutto il Mondo.

Nel settore ospiti prendono posto circa 400 ultras fanesi che espongono il solo striscione “PIU’ FORTI DI CHI CI VUOLE MORTI”, in risposta alle numerose, troppe, diffide piovute loro addosso ultimamente. Comincia la partita ed i pesaresi partono subito forte accendendo anche una torcia e sventolando le loro bandiere.

In questo primo tempo sono tantissimi e compatti i battimani e le mani alzate, ma soprattutto mi stupiscono per l’intensità dei loro cori che è molto buona e riescono a mantenerla tale per tutto il corso di questa prima frazione. Accenderanno un’altra torcia ed una terza dopo il gol del momentaneo vantaggio, alla mezzora, che farà letteralmente esplodere lo stadio dalla gioia. Da segnalare, infine, verso la fine della prima frazione, uno striscione ironico rivolto ai granata: “BENVENUTI IN CITTA’”.

Gli ospiti, come detto, si presentano in 400 e solo con uno striscione per i diffidati, rimanendo in silenzio per quasi una mezz’ora. Al ventesimo attaccano gli striscioni, rigorosamente al contrario, anche quello del Club Alma, mentre mancheranno all’appello Gruppo Giolla, Marotta e Centro Storico che, per solidarietà, hanno scelto di restare a Fano e seguire la partita insieme ai diffidati. Pur partendo dalla mezzora, i fanesi si organizzano bene e si mettono subito in mostra eseguendo treni, battimani e mani alzate, oltre a belle sbandierate, scambiando infine diversi cori ostili con la controparte.

Inizia il secondo tempo ed il confronto sugli spalti si fa sempre più bello ed interessante: i pesaresi ripartono con i loro cori accompagnati da battimani, mentre i fanesi propongono una bella e fitta sciarpata (prima tirandole in basso nascondendole e poi in alto, poi ferme ed infine le muoveranno a destra e sinistra).

La partita cambia storia quando l’arbitro espelle due giocatori biancorossi nell’arco di appena otto minuti, lasciando la squadra in nove uomini, ne approfittano ovviamente gli ospiti pareggiando al quarto d’ora, facendo esultare i loro tifosi al seguito.

Nel frattempo i pesaresi non mollano un colpo e ribattono esponendo il secondo striscione della partita in onore di D’Anzi: “ONORE AD UN GRANDE PROFESSIONISTA CHE CI HA MESSO SEMPRE LA FACCIA… D’ ANZI NON SI TOCCA!”; anche i fanesi espongono uno striscione invitando Pier a non mollare: “PIER LA CURVA È CON TE!”.

Nel proseguo, entrambe le tifoserie si fanno valere e sono tanti i battimani e le sbandierate effettuate, cori continui e spunta fuori un altro striscione di marca pesarese ad irridere gli avversari: “STAVAMO NAUFRAGANDO… INVECE SIAMO ANCORA QUA!!! BENVENUTI SU SCHERZI A PARTE”.

In 9 contro 11 la Vis Pesaro ci mette anima e cuore, ma proprio nel recupero il Fano segna, facendo esultare il popolo di fede granata per questo ennesimo derby vinto. Al fischio finale festa grande sotto al settore fanese con giocatori e tifosi uniti, ma anche dalla parte dei padroni di casa la gioia sarà tanta per questa salvezza anticipata ed il riconoscimento di aver “sudato la maglia” nonostante la sconfitta rimediata quest’oggi.

Marco Gasparri.