Una nuova stagione è ricominciata allo stadio Dino Manuzzi di Cesena (ora denominato “Orogel Stadium Dino Manuzzi”), questa volta in Serie B, dopo l’amara retrocessione dello scorso anno, quando la compagine romagnola dopo un avvio scoppiettante ha finito per pagare a caro prezzo i limiti dovuti ad un budget risicato rispetto agli standard della massima serie, unito ad una serie di infortuni che hanno penalizzato l’ossatura della squadra, specie nel reparto offensivo, dove hanno inciso negativamente anche alcune scommesse non andate a buon fine, come quella relativa al “lancio” di Carbonero nel calcio che conta e l’altra, relativa al recupero dell’ex fuoriclasse portoghese Hugo Almeida.
Ma il Cesena è retrocesso in B, non senza prima aver venduto cara la pelle, fino a quando non è stata la matematica a chiudere definitivamente i giochi e non prima di essersi tolto qualche soddisfazione, facendo lo sgambetto ad alcune delle cosiddette “grandi”, come nel caso della vittoria in casa ai danni della Lazio o del pareggio strappato alla Juventus campione d’Italia, per non parlare dei pareggi imposti in casa di Inter e Sampdoria.
Ed il campionato di serie A 2014/2015 verrà ricordato a Cesena anche per una curiosa iniziativa, originale e forse senza precedenti, voluta dalla società romagnola al termine della stagione passata, quando è stato organizzato un pic-nic serale sul prato dello stadio Manuzzi a cui sono stati invitati tutti i tifosi dell’A.C. Cesena e che ha visto la partecipazione oltre che dei soci e dirigenti della società, anche di tutti i giocatori della prima squadra e dello staff tecnico al completo.
Una serata tra amici, l’ha definita il presidente Giorgio Lugaresi, per fare incontrare i protagonisti in campo ed i tifosi che li hanno sostenuti dall’inizio alla fine, tutti insieme per qualche ora, a mangiare e bere su quello stesso prato che tante volte ha regalato speranze, sogni ed anche qualche delusione a tifosi, giocatori e dirigenti bianconeri.
Il presente, invece, si chiama Serie B e riporta tutti con i piedi per terra.
Che poi, si sa, il ritorno nella serie cadetta è spesso accompagnato da un fisiologico calo di interesse e di entusiasmo da parte della tifoseria, specie quando le prospettive non sono proprio scoppiettanti, magari accompagnate da acquisti di alto livello e proclami di pronta risalita nel calcio che conta.
Al Cesena, invece, anche stavolta preferiscono badare al sodo, mantenendo un basso profilo ed affidando la squadra ad un tecnico emergente, Massimo Drago, a cui va riconosciuto il merito di aver mantenuto il Crotone in B negli ultimi anni, pur avendo a disposizione squadre formate in prevalenza da giovani di belle speranze, peraltro senza dimenticare di quando, al termine del campionato di serie B 2013/2014, portò la propria squadra a disputare il primo turno dei play-off.
Inoltre, nel corso dell’estate appena trascorsa la società romagnola ancora una volta ha chiamato a raccolta la propria tifoseria, cercando di evidenziare come i fantasmi del passato continuino ancora ad aleggiare intorno alla compagine bianconera e che la crisi societaria causata dalla precedente disastrosa gestione di Igor Campedelli non è ancora stata superata, malgrado la buona strada intrapresa negli ultimi tre anni.
E la risposta della tifoseria non si è fatta certo attendere, con ben 9.715 abbonamenti sottoscritti ed un nuovo record stabilito, a livello societario, per quanto concerne la partecipazione ai campionati di Serie B da parte del Cesena Calcio.
Insomma, con numeri del genere non si può certo dire che i sostenitori romagnoli non abbiano reagito con orgoglio alla retrocessione.
Dall’altra parte della barricata stasera c’è il Modena F.C., giunto in riva al Savio con il suo bel carico di problemi societari e la prospettiva di un altro campionato da trascorrere guardandosi alle spalle, dopo la recente salvezza ottenuta ai play-out ai danni dell’Entella di Chiavari.
Una situazione che, in prospettiva, metterebbe a dura prova anche il più inguaribile degli ottimisti.
Eppure, malgrado tutto, il numero dei sostenitori al seguito dei Gialli in questo turno infrasettimanale disputato di martedì sera è di tutto rispetto.
Sono alcune centinaia, in rappresentanza di tutte le realtà del tifo geminiano, dalle Vecchie Brigate tornate lo scorso anno al timone della Curva Montagnani, agli 059, per non parlare poi delle sezioni della provincia che non sono volute mancare all’appuntamento (Vignola, Castelfranco, Sassuolo, Campogalliano, gli 0535 della Bassa, Contea) oltre agli altri gruppi che popolano i diversi settori dello stadio Braglia di Modena (Tradizionalmente, Fuori dal Giro, gli amici del Gasparo, il Gruppo Gradinata e gli Ecstasiati), alcuni dei quali si posizionano un po’ più defilati rispetto al resto dei sostenitori gialloblu, praticamente a ridosso dei distinti, dov’è casualmente presente il solito manipolo di sostenitori bianconeri.
Inoltre, si intravedono anche diverse vecchie facce della Curva Montagnani del passato; ragazzi che ormai non si vedono più così frequentemente in giro per gli stadi ma che, per l’occasione, hanno voluto essere presenti, a dimostrazione del fatto che quella con i romagnoli bianconeri rimane ancora una delle rivalità più sentite ed onorate da parte degli ultras modenesi.
Il tifo di parte gialloblu è di buon livello, colorato da tre o quattro fumogeni “vecchio stampo” e con parecchi cori a cui partecipano tutti i sostenitori presenti in Curva Ferrovia.
Numerosi i cori ostili verso la curva di casa, oltre al classico “Romagna mia” storpiato ed offensivo.
Certo, siamo lontani dai tempi in cui, addirittura in serie C1, la tifoseria modenese era capace di riempire per intero quella stessa Curva Ferrovia che stasera presenta ampi spazi vuoti. E non sappiamo nemmeno se quegli esodi ed il gran tifo che si portavano appresso torneranno ad esserci in futuro, ma alla luce di tutte le storture che l’introduzione della TdT e di altri strumenti repressivi hanno comportato, la quantità di sostenitori ospiti di questa sera è tutto grasso che cola.
Ed in quanto a tifo e sostegno alla propria squadra, la Curva Mare risponde agli ospiti da par suo, ribattendo colpo su colpo ai cori offensivi e sfoderando una prestazione di tutto rispetto, tra le migliori degli ultimi tempi, in grado di produrre un gran bel tifo alimentato anche dal bel gioco espresso in campo dall’undici di Mister Drago e dai due goal con cui i bianconeri regolano gli ospiti del presidente Antonio Caliendo, che ha seguito la gara a bordo campo.
Tanti i cori e i battimani che prendono il via nel secondo anello della Curva Mare, a cui si uniscono spesso anche i ragazzi presenti nella parte inferiore della curva.
Frequente anche lo sventolio dei bandieroni, che dona un ulteriore tocco di colore al settore occupato dagli ultras di casa, oltre a due belle sciarpate che, sulle note dei tradizionali cori inneggianti alla Romagna, finiscono per coinvolgere tutta la Curva Mare e, a tratti, anche il pubblico sistemato nei distinti ed in tribuna.
Ed a proposito degli altri settori dello stadio Manuzzi, questa sera sono molto attivi anche i ragazzi che solitamente si raggruppano nei distinti inferiori, che noto per alcuni battimani di incitamento alla squadra, oltre che per le continue “attenzioni” rivolte agli ospiti modenesi. Sono inoltre protagonisti in occasione dei festeggiamenti per il primo goal del Cesena, visto che è proprio sotto il loro settore che i giocatori in maglia bianconera si recano ad esultare dopo la marcatura.
Insomma, da quanto si è visto stasera, la tifoseria del Cesena ed in particolar modo i suoi ultras, sembrano aver già digerito la delusione per non essere riusciti a rimanere in Serie A ed appaiono già carichi e pronti a dare battaglia per sostenere la propria squadra nella lotta per la riconquista della massima serie.
Giangiuseppe Gassi