Il mio inarrestabile girovagare per gli stadi dello Stivale, mi porta quest’oggi al “Brigata Cremona” di Alfonsine, un piccolo centro dell’Emilia Romagna, dove è in programma il big match del campionato di Eccellenza tra i padroni di casa ed il blasonato Ravenna.

A pochi istanti dal fischio d’inizio, il minuto impianto immerso nel verde della bassa Pianura Padana, risulta già pieno in ogni suo ordine di posto. La fila al botteghino è ancora cospicua tant’è che i numerosi “ritardatari” dovranno accontentarsi di un posto in piedi proprio a ridosso della rete di recinzione.

Permettetemi una considerazione: vedere una marea di gente ammassata dietro una fragile rete che delimita l’intero terreno di gioco, fa viaggiare la mia mente nell’ormai lontano passato. Per un istante torno a sognare il “calcio di una volta”, il calcio in “bianco e nero”, un calcio senza milioni, senza televisioni, fatto di soli valori e senso d’appartenenza. Per non parlare degli attuali e assurdi divieti, le ridicole restrizioni, arresti, diffide e chi più ne ha più ne metta. Insomma, un calcio pulito ormai “andato”, divorato da un calcio “moderno” sporco e malato, imposto dal sempre più marcio “sistema”.

Proprio sul più bello, come nei sogni migliori, tocca svegliarmi e tornare alla realtà. Riapro gli occhi e m’accorgo che il terreno di gioco è ormai circondato da una coltre umana mentre i ventidue atleti stanno facendo il loro ingresso in campo. In totale gli spettatori presenti saranno più di un migliaio, di cui almeno 400 provenienti da Ravenna.

Il piccolo settore ospiti è interamente tappezzato di materiale giallorosso; in prima linea l’onnipresente “Ultras” ai cui lati trovano posto le classiche pezze da trasferta. Tra le tante maglie gialle e rosse, noto al centro una piccola macchia blu: si tratta dei ragazzi di Bologna (circa una decina senza drappi al seguito), giunti per l’occasione dal capoluogo emiliano.

Nei minuti iniziali viene esposto uno striscione con il chiaro messaggio della Curva Mero: “Conquista la vittoria… conquistala per noi!”, seguito dall’esplosione di un “bombone”. Durante la prima frazione numerosi sono i cori per chi è costretto a firmare e contro la celere, nemici di sempre. Poco prima del duplice fischio, noto “movimenti” all’interno del settore destinato ai giallorossi, protratti poi per tutto l’intervallo, nei pressi del bar e terminati con l’arrivo delle forze dell’ordine.

La ripresa, come ormai di consueto, si apre con un coro in ricordo di “Vittorio Mero”, bandiera giallorossa della storica promozione in serie B, scomparso nel 2002 a seguito di un incidente stradale.

A seguire cori reciproci con i fratelli rossoblù presenti quest’oggi, imponenti treni di mani ritmati da due tamburi e uno striscione di solidarietà nei confronti della Lanciano Ultras.

Da segnalare la totale assenza di Ultras locali.

La gara termina con la vittoria degli ospiti per due reti a uno; i tre punti pesantissimi conquistati quest’oggi, portano il Ravenna ad una sola lunghezza dalla capolista Sammaurese, a sole due giornate dal termine del Campionato.

Soddisfatto per il pomeriggio trascorso faccio rientro a casa, in attesa di altre emozioni che solo una Domenica in “stadi” come questo, riesce ancora a regalarmi.

Antonio Vortex.