Oggi a Rovigo arriva il Parma, nobile decaduta dalla Serie A e per questo evento, la questura con la partecipazione del Comune, ha imposto diversi divieti attorno allo stadio a cominciare, per esempio, da una netta settorializzazione dei parcheggi onde evitare qualsiasi tipo di incontro fra le due tifoserie.

I tifosi del Parma si presentano a Rovigo con doversi pullman e moltissime auto private per una presenza stimabile in circa 700 persone. Il gruppo degli ultras si attesterà invece sulle 400 persone e si disporrà in una gradinata in ferro sul lato lungo del campo.

Immancabile lo storico striscione dei “Boys”, con tantissime bandiere gialle e blu, due aste ed altre bandierine di formato più piccolo a conferire colore al settore. Presente la pezza della Nord con il nome di Matteo Bagnaresi, così come tutta una serie di altri drappi di gruppo o di sottogruppi.

Riguardo al tifo vero e proprio, per tutta la partita la continuità sarà ottima, con un lanciacori armato di megafono a coordinare coadiuvato dal ritmo del tamburo. Di tutti i cori che si sono sentiti, i più imponenti sono stati quelli contro gli storici nemici della Reggiana e la ex dirigenza colpevole del fallimento.

Tifo di casa praticamente assente, solo alcuni lenzuoli biancoazzurri con uno a firmato VECCHIA GUARDA ROVIGO, mentre mancano gli ultras che fino all’anno scorso seguivano il Delta Porto Tolle, in contrasto con la società per la decisione di trasferirsi il titolo sportivo e le attività a Rovigo.

La partita finisce 3-0 per il Parma che, per tutta la partita, ha nettamente dominato ed attualmente ha maturato un discreto vantaggio sulla seconda e comincia già a sognare il derby con la Reggiana in Lega Pro.

Testo e video di Fabio Bisio.
Foto di Fabio Bisio e Antonio Vortex.

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