Nella finale di Coppa Italia di Lega Pro si affrontano, in gare di andata e ritorno, Matera e Venezia.

Sfida inedita, destinata a rimanere nella memoria del tifoso per la sua unicità. I veneti accedono alla finale dopo aver eliminato il Padova, mentre i lucani, in semifinale, hanno regolato l’Ancona.

Nel cammino in campionato, i lagunari si trovano primi in classifica nel girone A, mentre i lucani sono terzi nel girone C.

I veneziani, abituati a palcoscenici ben più importanti della Lega Pro, non vedono l’ora di ritornare in cadetteria mentre i lucani sperano, vincendo il trofeo e quindi accedendo alla fase finale dei play-off, di accarezzare il sogno della serie B, che manca ormai nella Città dei Sassi da oltre trentacinque anni.

A Matera l’attesa è veramente tanta, l’ultima finale di Coppa Italia disputata al XXI settembre-Franco Salerno appartiene al campionato di serie D 2009-10, quando i materani si imposero sia all’andata che al ritorno sul Voghera conquistando il trofeo tricolore. Dal 2010 ad oggi si sono alternate gioie e dolori, ma quella che non è mai mancato è stata la passione dei fedelissimi sempre al seguito della squadra.

La gara si disputa di mercoledì sera, gli spettatori a gremire gli spalti sono oltre cinquemila con una discreta rappresentanza, considerando anche il giorno feriale, degli ospiti.

All’ingresso delle due squadre in campo la Curva Sud sventola tantissime bandiere che regalano un bellissimo colpo d’occhio. Il tifo locale risulta molto continuo, di ottima fattura, parecchi i cori, ritmati con il tamburo, per spingere la squadra verso il vantaggio; ben scanditi sono i cori a sostegno della città. Belli anche i battimani, anch’essi regaleranno un bel colpo d’occhio, dato dalle tantissime mani alte.

In campo il pallino del gioco ce l’ha il Matera che riesce a spingere di più rispetto agli ospiti, mentre sugli spalti non mancano i cori per i diffidati. Quando rimane un solo minuto alla fine della prima frazione di gioco, arriva la rete dei lucani che manda in visibilio tutto il pubblico sui gradoni, che con gran boato fa esplodere letteralmente lo stadio. Si va al riposo sul punteggio di 1-0.

Nel secondo tempo il sostegno risulta continuo come il primo tempo. Si registrano cori secchi, a ripetizione e non mancano cori di ostilità contro i cugini rossoblù. Nel finale si segnala la sciarpata, molto bella da vedere, con i due bandieroni e qualche bandiera che fanno da contorno alle tante sciarpe tese.

Dal Veneto sono giunti in Basilicata una sessantina di tifosi. Si posizionano, compatti dietro le loro pezze, al centro del settore ospiti. Con loro quest’oggi sono presenti anche i gemellati andriesi con le loro pezze. Il loro sostegno è buono per tutti i novanta minuti; i loro cori, sia per incitare i ragazzi in campo che per i diffidati, sono di buona intensità con i battimani che si alternano alla voce. Si fanno sentire, sempre con molta intensità e sventolando un paio di bandierine, anche quando la loro squadra è sotto di una rete.

Nel finale degna di nota è la sciarpata dove spiccano le sciarpe bianco-blu dei gemellati pugliesi.

La gara si chiude col punteggio 1-0 per i padroni di casa che festeggiano la vittoria del “primo round”, mentre gli ospiti a fine partita, nonostante la sconfitta incassata, vanno sotto il settore per tributare un applauso ai tifosi che si sono sobbarcati la lunghissima trasferta.

Federico Longo.