Entusiasmarsi per il nulla. Epilogo e riassunto di un torneo tranquillamente da evitare. Davvero poco da segnalare in questo primo trofeo San Nicola, disputato in una data insolita e soprattutto in un orario assurdo. Ventimila presenze, la maggior parte di fede interista e milanista della provincia e non solo, che si esaltano per un triangolare senza emozioni, realizzato essenzialmente per accontentare i vari club e tifosi sparsi per la Puglia.

Scene di disagio, in uno scenario desolante, questo è purtroppo tutto quello che vedo in questa serata. Foto ricordi che si sprecano, alla ricerca dei loro divi miliardari, sciarpe al collo di colore diverso in uno stadio che ha vissuto sempre e solo di biancorosso.

I baresi snobbano e in un certo senso boicottano (a ragion veduta) questo triangolare: la curva risulta semi vuota, con un telone centrale raffigurante il Santo Patrono di Bari. Presenza ultras giusto per presa visione e marcatura territorio. Senza particolari sussulti, si distinguono per qualche coro per la libertà degli ultras, per la città di Bari e nonostante il numero esiguo, bello massiccio è il coro che ha mandato a quel paese gli interisti. Goliardicamente niente male il coro rivolto ai Vigili del Fuoco, che ringraziano.

Triangolare di tre partite da 45 minuti, senza particolari emozioni. Alla fine delle prime due partite che hanno entrambe visto impegnato il Bari, gli ultras baresi abbandonano le gradinate.

Manifestazione come prevedibile deludente, sotto tutti i punti di vista, ma c’era da aspettarselo. Alla fine il barese vero è con la testa a Como, mentre gli ultras devono fare i conti con l’ennesimo divieto di trasferta, ancora una volta poco comprensibile.

Triangolare reso poco interessante anche dall’assenza giustificata delle tifoserie organizzate di Milano, che hanno preferito declinare questa trasferta per nulla facile in tutti i sensi e con poco senso logico dal punto di vista dei tifosi veri, quelli che le proprie squadre le seguono costantemente durante l’anno, per i quali eventi di gala come questo non hanno significato alcuno.

Massimo D’Innocenzi.