“Tramandare vuol dire custodire il fuoco”, la Piedimonte Ultras – Curva Truli ospita la presentazione del libro in ricordo dei quarant’anni dalla morte di Stefano Furlan.
L’associazione Stefano Presente sta girando l’Italia in molti appuntamenti con le altre tifoserie per tenere appunto in vita il ricordo di Stefano Furlan. In questo libro dedicatogli dalla sua curva, la storia di Stefano la ricostruiscono direttamente le persone a lui care.
Quello che è accaduto durante la partita Triestina-Udinese dell’8 febbraio 1984 forse è storia nota, ma per avere cura di ricordare ecco i documenti, i racconti, le emozioni – anche in una appendice in versione fumetto per rendere ancora più accessibile a tutti questi frammenti di memoria.
E non solo la sua città e la sua curva non l’hanno dimenticato, in questo libro sono raccolte anche le testimonianze, in tutta Italia e anche in giro per l’Europa, del rapporto di rispetto che si è creato in questi lunghi anni in ricordo della figura di Stefano.
La serata specifica è stata molto calorosa, hanno partecipato in gran numero, anche da Venafro e Santa Maria Capua Vetere. Una partecipazione che non è stata solo un segno di supporto, ma anche un chiaro messaggio di unità e solidarietà, un richiamo a rimanere coesi nei momenti di gioia e soprattutto di difficoltà.
Nell’introduzione che ha preceduto quella del libro, è stato ribadito infatti il concetto dell’essere ultras come condivisione di valori profondi: portatori di storie e tradizioni da tramandare, in cui restare uniti e non mollare rappresenta la forma più intensa del fare gruppo. È fondamentale credere davvero nei valori di cui si grida in curva, non soltanto allo stadio, ma anche nella vita quotidiana.
Particolarmente intenso ed emozionante è stato il ricordo dei ragazzi di Foggia, che “hanno unito tutta Italia, dimostrando che si è tutti ultras allo stesso modo, da nord a sud”. Questo richiamo all’unità ha risuonato forte, sottolineando come la passione per il calcio possa superare ogni barriera e creare legami indissolubili tra le diverse tifoserie.
È stata una serata dedicata a ricordare, a riflettere e a celebrare l’essenza di ciò che significa essere parte di una comunità. Un momento di cura e rispetto, dove la memoria diventa un ponte tra il passato e il presente, unendo tutti in un collettivo di passione e solidarietà.
Ringrazio per l’ospitalità la tifoseria di Piedimonte e le altre tifoserie presenti.
Imma Borrelli