Siamo a Monterotondo, un paese a 20 chilometri da Roma. Si affrontano il Real Monterotondo Scalo, formazione nata nel 2011, e l’A.S.D. Eretum, squadra che porta con sé il nome antico di Monterotondo e con una decina d’anni d’attività calcistica alle spalle.

Il derby si fa da subito molto emozionante visto che le due realtà navigano nelle zone alte della classifica, rispettivamente alla quinta e quarta posizione.

Sugli spalti dello stadio Ottavio Pierangeli di Monterotondo Scalo il pubblico è quello delle grandi occasioni, più che sufficiente per una partita di Prima Categoria dato che saremo sulle 700 presenze, numeri che ormai oggi sono un lusso anche per una Serie D.

Per quanto riguarda il tifo, iniziando dagli ospiti dell’Eretum, i supporters colorano da subito la mezza tribuna loro riservata di giallo-blu con una bella fumogenata iniziale molto densa, bandiere, stendardi e qualche artifizio pirotecnico; sostengono la squadra con cori e canti tipici locali accompagnati dal suono di un tamburo per tutta la durata della gara, qualche sfottò verso i cugini, verso la storica rivale Mentana e verso i soliti mercenari. Sulla recinzione una pezza di grandi dimensioni recitante la scritta “Eretum” e altre due più piccole, “Mascalzone Eretino” e “Seguaci del Giaguaro”.

Per quanto riguarda i rosso-blu di casa (in minoranza rispetto ai cugini), essi improvvisano una piccola coreografia iniziale, la definiamo “in famiglia”, dato che il Real Monterotondo Scalo non ha gruppi Ultras al seguito (quelli seguono ancora il vecchio Monterotondo Scalo 1949, anche se qualche anno fa ha cambiato denominazione) ma semplicemente appassionati di calcio, familiari e sportivi in generale. La coreografia colora il settore con palloncini e qualche fumogeno rosso-blu, accesi da ragazzi della scuola calcio o da qualche sostenitore e accompagnati da un paio di bandiere. Purtroppo unica nota negativa l’assenza di cori durante la partita sulla sponda Real, neanche a rispondere ai piccoli sfottò dei cugini.

Il match si chiude all’insegna di una bella giornata di sport in generale, senza episodi di tensione fra le due tifoserie; tutto liscio per una partita emozionante e ricca di azioni, anche se si chiuderà solo a reti inviolate.

Andry De Santis