A Cava si respira aria tesa dopo le ultime sconfitte che hanno sancito, ormai, la mancata promozione in Lega Pro (fatti salvi ripescaggi post playoff) per la stagione 2016-2017. Nel precedente turno ci sono stati problemi tra squadra e tifoseria al ritorno dalla trasferta di Marsala, quindi oggi il clima è tutt’altro che calmo.

Al “S. Lamberti” arriva il Siracusa, da capolista, che a due giornate dal termine potrebbe vincere matematicamente il campionato con una vittoria, quindi ci si aspettava un gran numero di ospiti. Al calcio d’inizio i siracusani presenti sono in circa 120 unità. In curva e nei distinti presenti il solito zoccolo duro degli ultras, al netto, purtroppo, delle numerose diffide che ultimamente hanno pugnalato la “torcida” cavese.

Lo spettacolo del tifo non si fa attendere, in curva partono dei cori potentissimi, accompagnati da torce, bombe e fumogeni che qui non mancano mai, ma la cosa che più ho notato è la percentuale di persone partecipanti al tifo, praticamente il 100%: bello veramente da vedere. Personalmente preferisco una curva di 400 persone in cui cantano tutti e non una curva di 3.000 in cui canta il solito gruppo centrale e questo a Cava non accade mai: tutti, davvero tutti cantano e partecipano al tifo.

Gli ultras presenti nei distinti si danno molto da fare, con battimani e torce. Si notano le loro pezze al
contrario, presumibilmente in protesta contro le ultime diffide.

Capitolo ospiti: ad inizio partita, coreografia con al centro un leone, simbolo del Siracusa, e accensione di torce che creano un bell’effetto visivo. Il tifo è di ottimo livello. Nel frattempo la pioggia inizia a dare eccessivamente fastidio, quindi mi arrendo e per preservare la macchina fotografica dall’acqua, salgo a scattare in tribuna. Al contrario mio gli ultras non si arrendono, anzi sembrano divertirsi ancora di più con la pioggia. I tre gruppi ultras presenti al Lamberti sfoggiano una grande prestazione, senza pause, veramente da ammirare.

In campo la tensione si taglia a fette, ci si gioca il campionato. Alcune decisioni arbitrali fanno imbestialire il pubblico cavese, che quando sente il campionato definitamente perso, reagisce d’orgoglio. In tribuna la dirigenza siciliana esce con non pochi problemi dal settore, scortata dalla polizia presente. A fine partita (per la cronaca terminata 1 a 1) i cavesi presenti nei distinti, alla vista dei festeggiamenti dei calciatori siracusani nel loro stadio, vanno su tutte le furie e tentano un’invasione di campo che viene fermata dalle forze dell’ordine presenti.

Vanno annotati tra i dati di cronaca anche alcuni striscioni siracusani: contro le diffide, per la nascita del figlio di un tifoso e per ricordare la morte di due giovani tifosi,  a firma JSR che indica Juve Stabia e Siracusa, due realtà unite da antica amicizia; a tal proposito, gli ultras siracusani hanno più volte salutato i gemellati stabiesi.

Emilio Celotto.