Serata fredda ed umida a Livorno, giocare alle 20:30 a fine novembre non è proprio il massimo visto che anche a queste latitudini la nebbia comincia a far capolino. Ma ormai l’ultras, così come il semplice tifoso, si è abituato al calcio spezzatino anche nella Lega Pro. Si gioca tutti i giorni a tutte le ore, in barba al buonsenso, in barba alle tradizioni, in barba al progetto di portare (o riportare) le famiglie allo stadio. Belle parole, nobili intenti e progetto che porta inevitabilmente a risultati diametralmente opposti a quelli dichiarati. Basta far credere il pubblico alle favole che vengono raccontate e siamo a metà dell’opera.

La tifoseria granata si presenta a Livorno in un centinaio scarso di unità e a ben vedere i presenti sono tutti ultras o comunque persone che non ci pensano minimamente a seguire l’incontro in religioso silenzio ma vogliono essere protagoniste incitando la propria squadra in un derby che manca da un po’ troppo tempo causa categorie diverse delle due squadre.

A Livorno l’ambiente è ancora scosso dagli ultimi avvenimenti ma in questa serata le presenze non sono affatto male. Curva e gradinata sono abbastanza popolate, anche se nel settore più popolare per eccellenza non c’è traccia di pezze o striscioni rappresentanti gruppi o pseudo gruppi ultras; è presente solo uno striscione a bordo campo che invita il presidente Spinelli a farsi da parte, per il resto ci sono dei pensieri rivolti a Fidel Castro, personaggio controverso ma comunque rivoluzionario che indubbiamente gode di più di una simpatia in una città come Livorno.

Quando entrano le squadre in campo, la Curva Nord dedica proprio all’anziano leader uno striscione esposto nella parte bassa: “Le nostre idee non moriranno mai. Hasta siempre Fidel”, mentre nel settore ospite le squadre sono accolte con un paio di bandieroni e diverse bandierine granata.

I pontederesi sono un bel quadrato dietro il proprio striscione, i loro primi cori sono immediatamente forti ed incisivi e scaldano un ambiente che risulta essere fin troppo ovattato.

La Curva Nord offre un tifo molto spontaneo, è palese la mancanza di una guida riconosciuta perciò lunghi silenzi si alternano a cori che in talune circostanze coinvolgono una bella fetta di curva, in altre sono a discapito solo di una minoranza dei presenti.

Granata che hanno il loro punto forte nella continuità, non smettono un secondo di tifare e lo fanno piuttosto bene, tutti i presenti partecipano al tifo ed il risultato ottenuto non è affatto male. A livello di colore un paio di bandieroni offrono sempre un bel tocco di colore ed in definitiva gli ospiti sembrano divertirsi oltre che fare il proprio dovere fino in fondo.

La curva di casa prosegue la propria prestazione tra alti e bassi. Nella seconda frazione con il risultato in bilico, i presenti sembrano partecipare maggiormente al sostegno anche se la spontaneità la fa ancora da padrone.

L’incontro finisce in pareggio, risultato che accontenta sicuramente di più la squadra e la tifoseria granata che sembrano risollevarsi dopo un inizio di torneo non proprio positivo.

Valerio Poli.