Sabato di campionato ed io mi ritrovo a L’Aquila per assistere alla partita tra la formazione del capoluogo abruzzese ed il Pontedera, squadra toscana della provincia di Pisa. Tra le 2 tifoserie c’è una sincera amicizia che dura dal gennaio 1994, dovuta purtroppo ad un evento luttuoso: quell’anno, durante il tragitto per arrivare a Pontedera, una macchina con a bordo dei tifosi rossoblu ebbe un incidente ed un giovane perse la vita. Si trattava di quel Nicola Mezzacappa che gli ultras aquilani ricordano sempre, mentre un altro ragazzo finì in coma. Fu proprio in quel frangente che gli ultras granata si prodigarono con azioni di solidarietà e quant’altro.

Quest’oggi i toscani si presentano in una ventina, con 2 transit e una macchina e colorano il settore ospiti con tre bandieroni ed un paio di bandiere. Nel corso della partita il loro tifo sarà abbastanza continuo, seppur con qualche pausa nella seconda frazione. Si fanno notare per alcuni battimani e per uno sventolio di bandiere abbastanza continuo. Bella l’esultanza al gol dopo appena 7 minuti e l’applauso che riservano alla squadra dopo il fischio finale.

Per quanto riguarda i padroni di casa c’è da menzionare la bella fumogenata fatta dai diffidati che come di consueto si sistemano in “altura” per presenziare a distanza, nonostante l’infame divieto, con ben 2 stendardi esposti. Dentro lo stadio e nella curva invece ci sarà un bello sventolio di bandiere e bandierine. Durante la partita gli ultras aquilani si faranno sentire abbastanza continuamente nonostante la loro squadra stia sotto di un gol praticamente per tutto l’ incontro.

Tanti battimani e mani alzate per loro e nella seconda parte di gara accenderanno un torcia oltre ad effettuare una sciarpata mista a bandiere. Se gli si può fare un appunto riguarderà l’ intensità corale, non sempre alta, ma dato l’andamento della gara ci può anche stare visto che comunque il tifo non ha riscontrato pause significative. A fine partita, con la squadra sotto al settore, invitano ad onorare i propri colori vista l’inaspettata sconfitta casalinga.

Marco Gasparri