Universitatea Cluj-Botosani 2-1, Liga I Rumena 2013/14

Universitatea Cluj-Botosani 2-1, Liga I Rumena 2013/14

AGGIORNAMENTO: per ottimizzare la funzionalità del sito, piuttosto che pubblicare una seconda notizia con le sole fototifo, da questa settimana partiamo con questo nuovo esperimento, cioè – dopo la pubblicazione in rivista – ripubblicare la notizia stessa, ma implementata dell’intera galleria fotografica che troverete a fine articolo.

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Dopo aver avuto, a livello ultras, un mesetto di belle partite in città, credevo di tornare alla monotonia (sempre “ultrasmente” parlando) che ha caratterizzato i miei primi scatti a Cluj, fatta da noiose partite con il settore ospiti vuoto.

Oggi si ritorna alla Cluj Arena, dopo il turno di stop imposto dal giudice sportivo per i fatti del derby. Ospite è il FC Botosani, club che rappresenta l’omonima cittadina della Moldova romena e che è stato fondato solo nel 2001. Dopo diverse stagioni in seconda e terza serie, il club è quest’anno al debutto nella massima divisione calcistica nazionale.

Partiamo da dove ci siamo lasciati l’ultima volta, ovvero dagli strascichi del post derby. Ad oggi (15 Aprile), le interdizioni giunte ai Sepcile Rosii non sono quaranta come si diceva immediatamente dopo, ma sarebbero circa una ventina, e, come spesso accade anche da noi in queste situazioni, sono state rifilate quasi tutte a persone che in curva ci hanno sempre messo la faccia; purtroppo tutto il mondo è paese, e ovunque l’esporsi dove ci siano di mezzo sigle come “Ultras” rende straordinariamente visibile agli occhi sempre vigili dei blu. Tra l’altro, la settimana successiva al match col CFR, se vogliamo rimanere in tema di “tutto il mondo è paese”, sono venuto a conoscenza di alcune provocazioni veramente “sporche” da parte della polizia nei confronti della tifoseria dell’Universitatea durante la partita di Gruia, e alle quali, vi dico il vero, non avevo fatto il benché minimo caso.

Universitatea Cluj-Botosani 2-1, Liga I Rumena 2013/14

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Dal punto di vista sportivo (come spesso scrivo nei miei articoli sull’Universitatea Cluj), ai locali serve la vittoria. La classifica nei bassifondi è veramente corta e, a parte l’ultima in graduatoria che sembra già condannata alla cadetteria, tutte le squadre lottano per evitare di occupare gli ultimi tre posti che significano retrocessione; prima di questa partita l’“U” occupa esattamente il quart’ultimo posto, ma una vittoria le farebbe fare un bel balzo in avanti e le permetterebbe di scavalcare altre due o tre compagini in lotta per il medesimo obiettivo. Lo stesso discorso non vale per gli ospiti: il Botosani, infatti, nonostante sia al suo debutto in “Liga I”, con i suoi 35 punti, per almeno un paio di giornate può dormire tranquillo.

Il giorno della partita anche le condizioni meteorologiche sembrano essere tornate quelle di Ottobre: dopo tanto sole, da almeno un paio di giorni nuvole e pioggia la fanno da padrone e ciò mi porta a pensare che, purtroppo, anche l’affluenza allo stadio non sarà quella delle grandi occasioni. Aggiungete al quadro il fatto che, come al solito, si gioca di Lunedi alle sei e mezza del pomeriggio e capirete che le mie previsioni potevano essere facilmente azzeccate.

Universitatea Cluj-Botosani 2-1, Liga I Rumena 2013/14

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Dal punto di vista ultras sono venuto a conoscenza del fatto che il Botosani abbia un gruppo organizzato soltanto il giorno del match, ma, nonostante ciò, vi dico la verità, non mi aspettavo una presenza nel settore ospiti per questa partita. I motivi sono tanti. Dopo un po’ di tempo che seguo il panorama ultras rumeno devo ammettere, purtroppo, che non tutti i gruppi presenziano sempre in trasferta, e i motivi sono molti. In primo luogo, come ho già scritto più volte, si deve considerare che il campionato è spezzato dal Venerdì al Lunedì (che sono anche i giorni con palinsesto più ampio) e questo è un grave handicap per chi lavora. In secondo luogo, la situazione delle strade rumene, a parte la sola autostrada (degna di questo nome) che collega Bucarest capitale a Costanza (principale sblocco del Paese sul Mar Nero), il resto è un disastro. Persino la Salerno-Reggio Calabria di qualche annetto fa farebbe la sua grande figura in confronto alle altre strade che collegano i principali centri. Per darvi un’idea, vi dico che il tempo impiegato per un percorso di 500 chilometri in macchina supera le sei ore, che diventano più di nove in pullman. Ultimo fattore, da aggiungersi ai due appena citati, il rapporto fra il costo di una trasferta e i salari: un operaio o un impiegato spesso non arrivano ai 200 euro mensili, e il costo della benzina è di poco inferiore a quello attuale in Italia, mentre il costo dei treni, in proporzione, è ulteriormente superiore. So che questi problemi non sono solo in Romania e che l’ultras va ovunque, ma purtroppo, nonostante gli sforzi, la situazione da queste parti attualmente è così.

Universitatea Cluj-Botosani 2-1, Liga I Rumena 2013/14

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Fatta una quasi rapida premessa della partita, arrivo allo stadio mezzora prima del calcio d’inizio, e trovo molta gente in coda ai botteghini, la prima piacevole sorpresa della giornata. Al calcio d’inizio, come mi aspettavo, nessuna presenza nel settore ospiti, mentre i locali (che, come già scritto più volte, riempiono completamente il loro settore), dopo 5 minuti dall’inizio della partita iniziano a cantare come di consueto il loro inno con le sciarpe tese. In campo, dopo circa 15 minuti, gli ospiti passano in vantaggio col più classico dei “gollonzi” da fuori area, facendo presagire una giornata nera per l’“U”, ma ciò non demoralizza la Peluza, anzi da quel momento iniziano a partire più cori secchi a sostegno della squadra, con una bella intensità.

Quest’oggi, fra i padroni di casa, da segnalare la presenza di un tamburo e molte più bandiere rispetto al solito; anche lo stendardo rappresentante il Dr. Mircea Luca, solitamente in balaustra, viene sventolato attaccato ad un’asta. Dopo circa mezzora dall’apertura delle ostilità, si inizia a cantare quel coro che nell’ultimo derby ha portato fortuna, e anche quest’oggi viene cantato per più di dieci minuti, accompagnato dai salti dell’intera curva; questo coro, infatti, sembra appassionare anche le componenti più laterali e l’effetto ottico e acustico è ottimo. In più, anche questa volta, il coro sembra portare fortuna: viene fischiato, infatti, un calcio di rigore per i locali che il solito Lemnaru trasforma. Uno a uno e tutto da rifare per gli ospiti.

Universitatea Cluj-Botosani 2-1, Liga I Rumena 2013/14

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Arriva la fine del primo tempo e le due squadre rientrano negli spogliatoi, fra il ’’Lupta U’’ cantato da tutto lo stadio. A metà gara, dovendo fare un bilancio sulle presenze odierne all’Arena, posso dire tranquillamente che il numero è buono, valutando in 4-5 mila gli spettatori presenti, mentre in curva, per lo meno nella parte centrale, è difficile individuare spazi vuoti.

A metà intervallo, la più gradita delle sorprese: fanno il loro ingresso nel settore ospiti circa una trentina di sostenitori, che di Lunedi si sono sobbarcati 350 km di strade montuose fra la Moldova e la Transilvania e sono riusciti a presenziare all’Arena. Vado subito a scattare qualche foto. La maggior parte sono ragazzi di circa 25 anni, ma si intravede anche qualche faccia più vissuta. Gli ospiti si sistemano dietro lo striscione “Dark Hooligans” e hanno con loro un paio di bandiere con i loro colori sociali. Al loro ingresso vengono applauditi anche dagli ultras locali, e iniziano subito a cantare, come se volessero recuperare i 45 minuti persi. Per lo più vengono eseguiti cori secchi, viene cantato anche un “Muie CFR” riferito ai sostenitori dell’altra squadra di Cluj (Muie in Romania sta per “merda”, non letteralmente, ma il significato è quello).

Universitatea Cluj-Botosani 2-1, Liga I Rumena 2013/14

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All’inizio della ripresa torno sotto la Peluza dei locali, oggi veramente in forma (probabilmente a livello canoro la migliore prestazione di quelle da me viste durante la stagione). In avvio di ripresa diversi anche i cori per il movimento ultras. Gli ospiti continuano a darsi da fare; naturalmente non si sentono, ma si vedono spesso le mani alzate, e l’intervallo fra un coro e l’altro, anche fra di loro, è veramente minimo.

Dopo un altro giro sotto il settore ospiti, dove il repertorio, bene o male, è simile a quello dell’intervallo, mi dirigo di nuovo sotto la Peluza, proprio nel momento in cui l’U Cluj realizza il secondo gol, tanto per cambiare a firma di Lemnaru. Sotto la curva è di nuovo il delirio, vengono anche esplosi due petardi in sequenza. Questa squadra sembra che in casa non ne voglia perdere una; da quando è arrivato il nuovo allenatore sono addirittura 7 su 8 le vittorie fra le mura amiche.

Universitatea Cluj-Botosani 2-1, Liga I Rumena 2013/14

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I Sepcile Rosii si galvanizzano dopo il vantaggio, come se oggi ne avessero bisogno. E, come mi aspettavo, si sente di nuovo intonare il solito coro, nuovamente cantato anche dai laterali. Per mia grandissima sorpresa, anche la partita in campo oggi è meno noiosa: entrambe le squadre giocano con cattiveria, da una parte per uscire dalle sabbie mobili, dall’altra per evitare di essere risucchiati in zone pericolose, qualora vengano fallite altre partite. Anche dopo il 2-1 i locali continueranno ad attaccare, ma gli ospiti si faranno vedere più volte davanti la loro porta, spesso dopo azioni in contropiede.

Nel finale di partita, con un coro, gli ultras dell’Universitatea invitano tutti i sostenitori a partire Lunedi prossimo, nel giorno dopo Pasqua, alla volta di Timisoara, dove sarà di scena l’“U” in un importante match salvezza.

Dopo tre minuti di recupero la partita finisce, ed entrambe le squadre raccolgono gli applausi fragorosi dei loro tifosi, che quest’oggi, devo ammettere, sono meritati da ambo le parti.

Testo e foto di Alessandro Piccioni.