VI RACCONTIAMO UNA STORIA

C’è una storia che, in Italia, è passata sotto traccia. È la storia di una finale. In palio la prestigiosa Coppa del Re. A contendersela due squadre basche, ovvero il Real Sociedad e l’Athletic Bilbao. Si, un derby e proprio in finale. La partita era in programma per l’8 aprile 2020. Tanta, tantissima attesa per un appuntamento storico per tutti, società, giocatori, tifosi, regione. A mettersi di traverso però arriva la pandemia. La partita viene confermata ma a porte chiuse, quindi senza tifosi. Si oppongono le due società. Nasce così una trattativa tra le società, la federazione spagnola (la RFEF) e la Uefa. Sia l’Athletic Bilbao che il Real Sociedad si rifiutano di giocare: “rimandiamola, ci devono essere i tifosi”. La determinazione delle due compagini viene premiata, la partita viene rinviata a “data da destinarsi” nonostante il parere contrario di Uefa e RFEF. In realtà, una sorta di accordo viene trovato, ok al rinvio ma il match deve essere giocato entro una determinata data. Il tempo ora sembra essere scaduto, la partita pare essere in programma ad inizio aprile 2021 ed andrà in scena senza i tifosi. Quando avremo messo alle spalle questo incubo chiamato pandemia, ricorderemo comunque il gesto “ribelle”, l’essere riusciti a rinviare una partita per quasi un anno per un semplice motivo: “vogliamo che ci siano i tifosi”. Belin Real Sociedad e Atlhetic Bilbao, vi hanno costretto ad alzare bandiera bianca ma su quel ponte avete tenuto duro come pochi altri. Dovrebbe servire da lezione, essere d’esempio a quelli che parlano di tifosi 2.0, “tifoso moderno”, interessi e diritti televisivi, sponsor e ricavi. Parlano, parlano e parlano ancora. Proprio vero, “più sono vuote le teste, più sono lunghe le lingue”.