Dopo la lunga sosta natalizia è ora anche per me di riprendere in spalla la reflex e tornare a scattare a una partita di calcio. Lo faccio in una gara del girone A di serie D che mette di fronte la nobilissima decaduta Città di Varese e la Vogherese 1919, compagine i cui fasti sono molto più lontani ma non per questo manca il suo seguito.
Prima di entrare sul manto erboso faccio un giro all’esterno dell’impianto, rammaricandomi su come sia possibile che stadi come il “Franco Ossola” vengano lasciati in stato di abbandono dalle istituzioni locali. Le altre più piacevoli testimonianze del tempo le si ritrovano intorno ai vari settori dove emergono scritte più o meno recenti per marcare il proprio territorio, contro i rivali storici del Como e tante altre.
Una volta in campo, si vedono già i primi tifosi animare la tribuna, mentre per gli ospiti bisognerà attendere quasi l’inizio della partita. I locali posizionati nella parte destra della predetta tribuna, si rendono autori di un tifo costante per tutti i novanta minuti intonando in più occasioni cori contro Como ma anche contro Napoli.
D’altro canto gli ospiti, in quasi 50 unità, riescono ad esprimere una buona prova di tifo nonostante la classifica non gli sorrida e anche l’esito di questa gara non sarà molto dissimile. Il triplice fischio infatti, vede il Città di Varese chiudere in vantaggio per due reti a zero, a discapito della Vogherese che ora si trova risucchiata nella lotta per evitare la pericolosa lotteria dei play out. Personalmente torno a casa soddisfatto di quanto questa partita ha fatto vedere sugli spalti, dove non ci sono stati particolari sussulti di colore ma di sicuro tanta sostanza e qualità, con la viva speranza di poterne vederne altre belle allo stesso modo.
Davide Gallo