VecchiaMacchiaJesina“Crediamo che dopo anni di silenzio sia arrivato il momento di chiarire il nostro punto di vista in merito alla storia più o meno recente della Jesina. Nessuno ha mai messo in dubbio l’impegno e l’attaccamento dei giocatori in campo, le nostre osservazioni sono rivolte esclusivamente alla società che dopo aver raggiunto obiettivi importanti nei primi anni della propria attività, pur con esigue risorse economiche ad oggi non è più in grado di gestire nel migliore dei modi la nostra squadra del cuore.
Nel tanto osannato settore giovanile in tanti anni solo un ragazzo poi rientrato è stato preso in considerazione da squadre di categoria superiore, è difficile vedere in tutto questo qualcosa che funzioni, sembra invece che lo stesso vivaio sia messo in opera esclusivamente per fare budget. In città esistono 2 grossi settori giovanili, riuscissero solo a mettere da parte orgoglio e vecchie ruggini provate a pensare a cosa potrebbe essere un settore giovanile con più di 600 iscritti, con istruttori competenti che riescano a motivare e valorizzare questi ragazzi. Dite di voler puntare sui giovani del territorio, parliamo allora di come avete preso in considerazione il difensore centrale anche lui under che dopo aver disputato lo scorso campionato da titolare con ottime prestazioni quest’anno pur mancando giocatori nel suo ruolo per infortunio o squalifica è stato quasi sempre mandato in tribuna fino al suo più recente svincolo. Agli occhi dei meno ingenui sembra quasi che ve ne siate liberati in quanto non essendo proprietari del cartellino sul ragazzo non avreste potuto far cassa. Lo stesso vale per alcuni over, anche ex che più volte sono stati intelligentemente fatti passare per mercenari, quando invece il contratto o rinnovo loro offerto era o è da categorie inferiori. Lo scorso anno per diverso tempo e con numerosissime visualizzazioni video si è parlato sui quotidiani sportivi di partite con palloni improvvisamente scomparsi o addirittura lanciati in campo dalla panchina ad interrompere una pericolosa azione di gioco avversaria, questo è il vostro fair play? L’ultimo ma non meno grave episodio di cui vogliamo parlare è quello accaduto durante l’inizio di questo campionato quando durante un allenamento alcuni tifosi intervenivano chiedendo spiegazioni ad un giocatore riguardo il proprio atteggiamento in campo, i stessi tifosi venivano allontanati da poliziotti intervenuti sul posto a detta della società senza che nessuno li avesse interpellati, casualità. Senza fare nomi, non è questo il nostro scopo, ci chiediamo perché ogni volta che qualche dirigente se ne va lo fa sparlando della società, all’interno della quale è palese che esistano più correnti di pensiero ed obiettivi diversi. Ricordiamo molto bene quando un attuale dirigente prima di entrare in società ne diceva peste e corna sul nuovo presidente subito dopo il suo insediamento, molti di questi fatti spiegano il perché la Jesina non goda delle migliori simpatie sia in ambito calcistico che imprenditoriale. In merito a nuovi ingressi societari per quanto ci è dato sapere lo statuto societario non diversifica l’autorità in base alla quota versata, vale a dire che chi ha investito 1 ha lo stesso potere decisionale di chi invece ha investito 5, questo a nostro modo di vedere è un grosso ostacolo rendendo il gruppo più casta che società aperta a nuove forze, tra chi cura i propri interessi e un padre intento a programmare una carriera al figliol prodigo. Il classico sistema all’italiana che poco o niente ha a che vedere con ambizioni calcistiche, dove vengono allestite rose di giocatori che verranno puntualmente rivoluzionate alla prima apertura di mercato. Sinceramente è molto triste vedere la nostra sede scambiata quasi per un centro di accoglienza con persone che al suo interno mangiano o addirittura ci dormono, come è altrettanto triste non vedere più in giro per la città i manifesti, il giornalino 11 Leoni, gli altoparlanti allo stadio che continuano da anni a funzionare a singhiozzo, oppure il nuovo sito internet poco aggiornato come del resto quello precedente. Negli ultimi anni inoltre è stata abbandonata qualsiasi iniziativa pubblica, come ad esempio la presentazione della squadra alla città se non fosse per il discorso del presidente a squadra, stampa e tifosi di inizio preparazione. Molti di noi hanno avuto la fortuna ed il piacere di vivere gli anni migliori della Jesina, seppur anche questi ricchi di episodi discutibili, altrettanto stanno facendo i nostri figli con i quali ci piacerebbe condividere le stesse emozioni, non certo però sopravvivendo alla giornata come di questi tempi, oltretutto negli ultimi anni la nostra tifoseria si è distinta per attaccamento essendo presente anche nelle trasferte più lontane e difficili mostrando sempre la propria fedeltà ai colori sociali con un atteggiamento responsabile e maturo. Chiediamo a questa dirigenza, dopo averla in qualche modo ringraziata per quanto fatto finora anche in ristrettezze economiche, di farsi da parte. Diverse voci più o meno fondate parlano di un gruppo di imprenditori interessati alla Jesina, augurandoci che finalmente possa essere una trattativa seria e veritiera ci piacerebbe ricordare questa società con il classico “c’era una volta”.