È sabato 30 novembre e per la Venezia calcistica non è un giorno qualunque, non può esserlo perché è il giorno del ritorno di Pippo Inzaghi al Pierluigi Penzo, il ritorno di colui ha risvegliato l’entusiasmo in laguna portando in due anni la squadra veneta dalla C1 a disputare i playoff per salire in serie A. Logica ovazione della curva sud casalinga che, all’inizio della partita, ha riservato numerosi cori oltre ad uno striscione di affetto all’attuale mister del Benevento.

Passando a discutere delle tifoserie, i tifosi giallorossi sono presenti in discreto numero, grazie soprattutto alle numerose sezioni presenti nel nord Italia: sono infatti ben visibili, tra gli altri, gli striscioni “Stregoni del nord” e quello della sezione di Milano. Si dispongono nel loro settore poco compatti, forse a causa della presenza di molti occasionali, ma il gruppo centrale è presente e si fa vedere e apprezzare sia per le diverse bandiere che per il sostegno alla squadra, che durante tutti i 90 minuti non è mai mancato.

La curva sud veneziana invece si presenta con i due gruppi principali molto distanti fra loro, aspetto che viene accentuato anche dal fatto che il settore è tutt’altro che pieno. Non regna l’entusiasmo in questo periodo in casa arancioneroverde, sia per i risultati della squadra, che dopo un discreto inizio di campionato, diventano sempre più deficitari, sia per i noti problemi interni alla tifoseria.

Il tifo della curva di casa risente ovviamente della situazione e il risultato non è dei migliori, tra cori che si sovrappongono malamente l’un l’altro, tanto che diventa difficile udirli persino dal vicinissimo settore distinti. La prestazione della squadra in campo non aiuta, infatti dopo 30 minuti ben giocati arriva il gol dello svantaggio ed è così che la formazione lagunare si scioglie come neve al sole davanti al Benevento, che è una vera corazzata per la categoria.

Nel secondo tempo, sulla falsariga del primo, arriva il secondo gol degli stregoni che taglia definitivamente le gambe e il morale ai veneziani, che da lì in poi non saranno più in grado di avvicinarsi all’area avversaria. Per la cronaca, il portiere dei giallorossi viene impensierito solamente all’88esimo quando la partita è ormai irrecuperabile.

La partita si conclude quindi sullo 0-2 per i campani che portano a casa 3 punti che li fanno volare a +9 sulla seconda in classifica, mettendo in atto una vera e propria fuga anticipata verso la promozione nella massima serie.

Veneziani che al contrario adesso devono guardarsi le spalle: la zona playout diventa pericolosamente vicina e se non si vuole andare a finire come lo scorso anno, quando la retrocessione fu evitata solo grazie al fallimento del Palermo, la musica deve per forza di cose cambiare. Magari a partire da gennaio, nella speranza dell’arrivo di qualche giocatore che sappia fare la differenza in termini di gol, in una squadra che segna con il contagocce ormai da un paio di stagioni.

Testo di Tommaso Giancarli
Foto di Luca Marchesini