Veneziani e andriesi, da sempre amici, da sempre fratelli, adesso uniti anche nel dolore della perdita di due tra i più giovani e promettenti ragazzi delle rispettive curve, Marco e Michael, coetanei, venuti a mancare a meno di un anno di distanza l’uno dall’altro, nelle stesse tragiche circostanze.

La Curva Sud di Venezia, pure presente con una decina di rappresentanti qualche giorno fa ad Andria per le esequie del giovane, non ha voluto mancare, anche oggi, di ricordare Marco con un lungo e sentito striscione esposto in campo durante tutto il primo tempo: “CIAO MARCO. R.I.P FRATELLO ANDRIESE”. All’ingresso delle squadre in campo, invece, si è levato forte da tutti i settori dello stadio Penzo, il grido “Marco, Marco” seguito da un lunghissimo e fragoroso applauso.

Tornando alla partita sugli spalti, più che a quella in campo, è doveroso sottolineare la notevole presenza dei tifosi del Cittadella che sono giunti in laguna in numero molto maggiore rispetto a quanto ci si aspettasse, esponendo una marea di bandierine granata sventolate per tutta la gara, oltre a non risparmiarsi mai in massicce dosi di decibel emessi, tifando su ottimi livelli per quasi tutta la partita.

Un simpatico siparietto tra le due tifoserie, avvenuto circa alla metà del secondo tempo quando, dalla curva sud locale, è stato lanciato il coro “chi non salta è un padovano”, seguito subito dopo da tutto lo stadio allegramente saltellante. I tifosi granata però non l’hanno registrato come uno sfottò verso di loro, padovani di provincia, anzi hanno immediatamente intonato anche loro il medesimo coro, prendendo le distanze dai “vicini di casa” biancoscudati.

La tifoseria veneziana ha quest’oggi inoltre deciso di accompagnare festosamente la squadra con tante torce e cori di sostegno dall’albergo, sede del ritiro, fino allo stadio poco distante, incoraggiandola a mettercela tutta in questo finale di stagione per nulla scontato; finale di stagione che si preannuncia scoppiettante e certamente foriero di sorprese, pre e post playoff.

Anche allo stadio, la curva si è presentata come quella delle grandi occasioni, gremita come poche altre volte in questa stagione di alti e bassi. Il tifo questa volta, è stato migliore di tutte le altre occasioni, ottimamente gestito dai lanciacori che, sempre in piedi sulle balaustre, hanno fatto cantare il settore seguendo correttamente le tempistiche della partita in campo: battimani ben eseguiti, sciarpate, cori storici, cori nuovi, davvero tutto gestito al meglio. Volendo proprio fare un appunto, possiamo dire che stendardi e bandiere potrebbero essere più numerosi e meglio distribuiti nel settore.

Il match si conclude 2-1 per il Venezia, nonostante il momentaneo pareggio del Cittadella che aveva riacceso le speranze dei granata di tornare ad avvicinare, in caso di vittoria al Penzo, il secondo posto in classifica. Prossimo turno che vede i veneziani impegnati nella difficile trasferta a Frosinone, mentre il Cittadella, certamente desideroso di riscatto, incontrerà lo Spezia tra le mura amiche dello stadio Tombolato.

Luca Marchesini