Grande sfida quella tra Genoa ed Hellas Verona, due squadre dal passato prestigioso che si ritrovano però a
lottare in serie B per cercare la salvezza ancor prima della promozione nella massima serie.
Per la sfida arrivano a Verona circa 1500 tifosi Genoani, a bordo di un treno speciale proveniente da Savona e con
vari pullman, a cui si aggiungono anche diverse auto private.
Già in stazione i rossoblù iniziano ad intonare cori offensivi, ma tutto fila liscio e senza alcun problema i genoani
vengono portati allo stadio Bentegodi, caricati sugli “speciali” autobus grigliati.
In curva nord prendono posto tutti i maggiori gruppi: Ottavio Barbieri e Teste Marotte su tutti, ma non mancano
altre sigle di indubbio “peso” (Brigata Speloncia, Vecchi Balordi e lo stendardo “Oi” che potrebbe rimandare ai mitici Trojan Skins).
I primi cori, sia da parte veronese che da parte genoana, cominciano ad alzarsi nel prepartita, mentre all’entrata delle squadre in campo spicca la bella coreografia dei Veronesi, che hanno distribuito in curva bandierine a scacchi
gialloblu e sventolano diversi bandieroni anche nel settore al secondo anello. I genoani invece sono più spenti e si
limitano a sventolare soltanto poche bandiere, anche perché agli ingressi la polizia ha sequestrato decine di aste.
Più belli da vedersi durante la partita: bella sciarpata e potenti i loro cori. Viene anche srotolato uno striscione che
recita: “Volevate i veri ultrà? Eccoci qua!”. I Veronesi accendono varie torce, anche durante la loro sciarpata, e continuano ad incitare la squadra senza pause, …favoriti dall’ottima prestazione dei gialloblù in campo.
Più o meno a metà del secondo tempo l’atmosfera si surriscalda quasi improvvisamente: non appena la polizia
esce dal settore ospiti, subito una ventina di genoani iniziano ad attaccarsi alla ringhiera verso la tribuna ovest per
poi cominciare un fitto lancio di oggetti, tra cui grossi pezzi di alluminio, seggiolini, monetine e bottiglie.
Ci vogliono quasi 5 minuti prima che le forze dell’ordine rientrino sugli spalti e calmino la situazione.
Il rotondo tre a zero finale fa esplodere il Bentegodi, che festeggia assieme ai giocatori, corsi sotto la curva a salutare  i supporters Scaligeri.
Nel dopo partita, fuori dal settore ospiti, viene predisposto un lunghissimo cordone di polizia per evitare che le tifoserie vengano a contatto.
I Veronesi cercano di farsi vivi ma è sufficiente una piccola carica della polizia per farli allontanare.
Tutto quello che viene dopo si limiterà a qualche insulto ad alta voce tra le opposte tifoserie, tenute a debita
distanza.

Testo e foto Luca Ghidoni