Verona 25 febbraio 2018 – ore 15,00
Stadio Marcantonio Bentegodi
Hellas Verona – Torino  2-1
26^ giornata campionato Serie A

 

Dopo la pessima figura rimediata a Roma contro la Lazio, il Verona ospita al Bentegodi il Torino reduce a sua volta dalla sconfitta interna contro la Juventus. Le due formazioni cercano quindi un pronto riscatto per rilanciare la propria corsa in classifica.

La giornata è incredibilmente fredda con un vento polare che soffia su Verona e questo sicuramente ha fatto desistere molti tifosi dall’andare allo stadio. Da Torino arrivano circa due-trecento ultrà che prendono posto nel settore loro riservato, in curva nord superiore.

Al di là della rivalità, personalmente riconosco nei torinesi uno dei pochi gruppi rimasti legati al loro gruppo, ancora e fortemente identificati nel loro striscione storico degli Ultras.

Nella curva veronese abbastanza piena, nonostante il desolante penultimo posto in classifica, serpeggia una sorta di sconforto e quasi nessuno spera ancora in un’improbabile salvezza. Troppi i punti lasciati lungo il percorso che ormai fanno sentire il peso della loro mancanza.

Due striscioni bianchi vengono appesi appena dopo il fischio d’inizio, contro quelli che vengono considerati i principali responsabili dei risultati negativi in questo campionato, che allo stato attuale vede il Verona fortemente compromesso in zona retrocessione.

Fra le due curve scambio di cori offensivi prima, durante e dopo la partita, ma nessun problema di ordine pubblico, complice anche il freddo pungente che invita sicuramente più gente a bere un buon vin brulé o un the caldo piuttosto che avventurarsi alla ricerca di quelli che negli anni ’80 erano amici ed ora nemici divisi da un’accesa rivalità.

Continui cori offensivi dei tifosi gialloblu rivolti alla dirigenza con sporadici ”saluti” rivolti ai nemici napoletani.

Buono il tifo dei torinesi supportato dal continuo accompagnamento di un paio di tamburi.

La partita termina con un’insperata vittoria del Verona che riapre il discorso in chiave retrocessione, visto che gli scaligeri si portano ad un solo punto dalla terzultima in classifica. Ora la squadra deve dimostrare a tutti i tifosi che nonostante tutto, alla luce del risultato odierno, crede ancora nel miracolo salvezza e che la vittoria di oggi non è stato il solito picco isolato. Domenica a Benevento ci si gioca la stagione e fra due settimane il derby con il Chievo che è stato a sua volta risucchiato nel gruppo delle pericolanti, quindi suo malgrado diventato concorrente diretto dell’Hellas. A breve l’ardua sentenza.

Gianfranco Corradi