Mi lascio alle spalle Fonte Nuova e mi dirigo verso il quartiere Monteverde di Roma, dove oggi è di scena la partita tra il Trastevere ed il Grosseto. Ci metto una mezz’oretta ad arrivare, ma il vero problema qui sono i parcheggi, che non si trovano nemmeno in un giorno normale figurarsi quello della partita e per di più di domenica. Non mi resta che girare e parcheggiare un po’ distante dall’impianto se voglio vedere la partita, e fortunatamente riesco a trovare parcheggio solo perché un’altra macchina sta andando via e ne prendo il posto.

Dopo una chilometrata a piedi, riesco a raggiungere l’impianto, ritirare il mio accredito ed in 5 minuti ad essere in campo.

Per questo esordio assoluto in serie D, il Trastevere usa lo storico impianto del Bachelet (una sola tribuna scoperta), messo a norma per la categoria in breve tempo, ma devo dire rimasto abbastanza retrò per gli stadi attuali, o per come vogliono farli diventare.

I grossetani sono un centinaio circa e dopo il fallimento estivo ripartono comunque da una buona serie D, anche se sono l’unica toscana inserita in un girone, quello G, dove ci sono solamente formazioni laziali e sarde. Prendono posto accanto al settore ospiti, evidentemente giudicato troppo piccolo per contenere i tanti tifosi maremmani presenti e cosi il divisorio diventa una semplice striscia di plastica.

Inizia la partita e i tifosi del Trastevere, circa una ventina, entrano leggermente in ritardo; comunque poi accenderanno tre fumogeni rossi e sventoleranno un tricolore, creando un bell’effetto visivo. I biancorossi toscani invece, sventoleranno un bandierone e due bandiere, spezzando il silenzio già dal pre-partita. Nel corso della gara, i grossetani si faranno sentire veramente tanto e bene, cantando con buona continuità, facendo diversi battimani e sventolando per buona parte della gara il bandierone con sopra disegnato un grifone.

Nella seconda frazione il tifo rimarrà su livelli discreti, belle saranno le esultanze ai gol e verso la mezz’ora faranno una bella sciarpata, che terranno su per un paio di minuti per poi far roteare le sciarpe stesse. Al fischio finale applausi per la squadra che li andrà a ringraziare sotto al settore.

Passando ai padroni di casa, possiamo dire che sono una piccola realtà che sta cercando di farsi conoscere in una categoria dove ci sono tifoserie storiche ed altre di spessore, comunque quest’oggi non sfigurano di fronte ai toscani; anche se il tifo non sempre sarà costante, va dato loro atto che non hanno mollato nemmeno quando la partita era compromessa e la squadra stava sotto di due gol. Si sono fatti notare per dei battimani e mani alzate, per l’accensione di una torcia nel secondo tempo ed al triplice fischio hanno applaudito la squadra nonostante questa sconfitta all’esordio.

Marco Gasparri.