Prima partita tra le mura amiche del 2020 per il Vicenza, che torna dopo quasi un mese allo stadio Romeo Menti al cospetto del forte Carpi che solo da un giorno si è visto superare in classifica della Regia, vittoriosa per 2-1 in quel di Imola. I carpigiani sono comunque terzi in classifica e a soli due punti dalla capolista vicentina.

In questa giornata invernale sono tanti i tifosi che hanno deciso di essere presenti: quasi 10.000! Numeri altisonanti, nulla a che vedere con la serie C dove Vicenza, storica ed appassionata piazza del calcio, si trova purtroppo impantanata.

Anche i carpigiani sono presenti in un buon numero, circa 200. La partita è molto attesa vista l’importanza che ha ai fini della classifica. Molto meno lo è a livello di rivalità, vista la differente tradizione delle due tifoserie che lungamente hanno militato in categorie diverse. Tutto lo stadio, e in particolar modo la curva sud e i distinti, si stringono nel ricordo di Patty, barista della sud, conosciuta da tutti per la sua gentilezza, grande tifosa del Vicenza, scomparsa un paio di giorni fa, ancora troppo giovane.

Parte bene il Vicenza che spinge alla ricerca del gol e ci crede di più della formazione di mister Riolfo. Questo sarà il leitmotiv di tutto il match. Un Carpi oggi stranamente sottotono, guardingo e poco propositivo non riuscirà mai ad essere pericoloso e se ne tornerà in Emilia con l’1-0 finale in favore dei veneti, messo a segno nella ripresa da capita Cinelli.

Ottimo l’impatto visivo dei tifosi ospiti, ci sono tutti i gruppi principali presenti con le pezze da trasferta, i “Guidati dal Lambrusco”, i “41012”, i “Panthers” ed anche il tifo non si è fatto desiderare per tutto l’arco della partita. Certo, nella bolgia odierna del Menti è stato comunque difficile sentire i loro cori, ma il movimento e la generosità sono apparsi evidenti.

“Sono tornato ad assaporare il Menti di anni fa, un grosso aiuto oggi lo abbiamo avuto dal pubblico”. Queste le parole di mister Mimmo Di Carlo a fine gara. Retorica? Frasi fatte? Direi di no perché oggi l’atmosfera dello stadio era davvero molto viva ed appassionata. Con i settori più caldi, sud e distinti, che si sono dati da fare per spingere il Lane alla vittoria. Proprio come accadeva 25 anni fa, nell’era del presidentissimo Pieraldo Dalle Carbonare.

Il primo tempo parte con i giocatori locali che attaccano lato curva sud. I tifosi del Vicenza sono un bel muro e propongono cori continui in sostegno degli undici in campo. Tanti anche i bandieroni dei vari gruppi che si vedono sventolare. Ad inizio gara capitan Cinelli rende omaggio a Patrizia e va a deporre sotto il centro della curva sud un mazzo di fiori. C’è anche la pezza della sua compagnia (Sbregati, ora sciolti) e uno striscione. Poi durante il primo tempo verrà esposto uno striscione anche dalla curva sud ed anche uno in onore di  Rinna, ultrà reggiano mancato in dicembre.

Nei distinti invece resta appeso per tutti i 90 minuti lo striscione “Ciao Patty”. Bello l’impatto nel settore, che ad inizio gara (ma non solo) si fa notare con sciarpe e tanti bandieroni al vento. Costante anche il loro tifo, in continua crescita sia sotto il profilo vocale che in quanto a presenze. Con i Boys (gruppo giovane) era presente il Vandelli di Reggio Emilia.

Testo di Tommaso Giancarli.
Foto di Marcello Casarotti.