In un pomeriggio che profuma di primavera e di sogni, lo stadio Romeo Menti si trasforma ancora una volta nel cuore pulsante del tifo biancorosso. LR Vicenza-Clodiense finisce 2-1 per i padroni di casa, risultato importantissimo per i vicentini che confermano il primato in classifica, mentre niente da fare per gli ospiti chioggiotti che vedono ridotte sempre più al lumicino le speranze di mantenere la categoria.

All’ingresso in campo delle squadre, con tutto lo stadio di fede biancorossa che sfodera una bellissima sciarpata, spicca in Curva Sud lo striscione che ha dato il tono dell’intero pomeriggio: “Per chi andava allo stadio con papà, per chi non ha mai visto la Serie A. VINCI PER I GIOVANI DI QUESTA CITTÀ”. Un messaggio che colpisce dritto al cuore, riuscendo a sintetizzare in poche parole l’anima popolare, intergenerazionale e viscerale del tifo vicentino che va ben al di là della categoria.

Il tifo non manca di certo, anzi, è un continuo crescendo. Canti, bandiere, cori incessanti per novanta minuti pieni, con un sostegno che non ha mai conosciuto pause, spinto dall’entusiasmo che anima ora tutta la tifoseria. Quando le cose vanno bene è più facile tirarsi tutti dietro. La Curva Sud si è distingue non solo per la passione e la coreografia, ma per la capacità di coinvolgere l’intero stadio, trascinando anche i settori più “tiepidi” del Menti in un unico grande battito biancorosso. Ad inizio secondo tempo la Brigata Vendrame omaggia il proprio idolo Ezio Vendrame, indimenticato giocatore del Vicenza a cinque anni dalla sua prematura scomparsa.

Un ruolo fondamentale l’hanno giocato anche i Fedelissimi, Distinti-Nord: tanti cori, ottimo tifo stile anni ’80 come piace a loro, presenza compatta. Cori e applausi che accompagnano ogni azione della squadra. Anche loro, presenti come sempre, hanno dimostrato ancora una volta quanto sia forte e radicata la fede per il Lane a Vicenza e nella provincia tutta. E anche oltre, visto che non è raro incontrare Quei da fora, gruppo che racchiude tanti tifosi del Vicenza sparsi per l’Italia.

Sugli spalti del settore ospiti, gli oltre 200 tifosi giunti da Chioggia dimostrano non meno attaccamento ai propri colori. La classifica della Clodiense è però purtroppo dura, ancora più duro per loro accettare di dover scendere in D dopo solo un anno. La città non lo meritava ma i suoi ultras hanno scelto comunque di esserci, “per la maglia”. Compatti, presenti, rumorosi: un esempio di tifo autentico che merita rispetto.

Il Vicenza, come ricordato, risponde con una vittoria che vale oro. Tre punti pesantissimi che consolidano il primo posto in classifica, proprio davanti al Padova superato nel turno precedente. Ora, a sole tre giornate dalla fine, il sogno del ritorno in Serie B non è più un miraggio: è una speranza concreta, una meta da raggiungere insieme, squadra e tifosi. La partita finisce, ma il boato del Menti resta nell’aria.

Marcello Casarotti