Nella serata del 21 maggio 2025 alle ore 20 lo stadio Romeo Menti si è trasformato in un catino ribollente per il ritorno dei quarti di finale playoff tra Vicenza e Crotone. La successiva vittoria per 1-0 dei biancorossi ha certificato l’accesso in semifinale, dopo che anche all’Ezio Scida i veneti si erano imposti per 2-1. Al di là del risultato sportivo, a prendersi la scena, ancora una volta, sono state le due tifoserie che parallelamente al rettangolo di gioco, hanno contribuito a creare una partita nella partita, se possibile ancora più appassionata e coinvolgente. Peccato solo che ad inizio gara lo stadio non si presentasse ancora colmo: traffico intenso in città e il ridotto numero di tornelli disponibili hanno, ancora una volta, causato parecchi ritardi. Specie nei distinti, dove si è dovuto attendere una quindicina di minuti per vedere tutto il settore al pieno delle proprie potenzialità.
La Curva Sud del Vicenza ha offerto uno spettacolo degno delle grandi occasioni: bandiere, cori costanti e una presenza compatta hanno portato per mano la squadra sino al passaggio del turno. Presenti al loro fianco anche i gemellati udinesi e le TQ di Reggio Emilia con tanto di bandierone. Bello il colpo d’occhio nel complesso, restituito dalle moltissime bandiere che i tifosi hanno portato con sé rispondendo all’invito dei direttivi ultras. Fumogenate, sciarpe levate al cielo in ogni angolo del settore e una partecipazione corale continua, frutto del coinvolgimento di tutto lo stadio. Commovente lo striscione dedicato alla piccola Vittoria, accolto da un lungo applauso partito da tutta la curva e rapidamente esteso a tutto lo stadio, incluso il settore ospiti del Crotone.
Da parte loro, gli ultras crotonesi si sono fatti notare soprattutto nella prima metà di gara, offrendo un sostegno degnamente potente e costante. Circa trecento i rossoblu al seguito, che fra buona compattezza, sventolio di bandiere e striscioni, hanno offerto anche loro un buon colpo d’occhio. Cori convinti per la squadra fin dalle prime battute, tifo che colpisce per la sua intensità iniziale, capace di farsi sentire nonostante l’inferiorità numerica e il contesto sfavorevole. Tuttavia, con il passare dei minuti e la contesa che non andava prendendo la piega sperata, la loro spinta si è gradualmente affievolita. Come già accaduto in precedenza, le due tifoserie hanno mantenuto una sostanziale indifferenza fra di loro.
Passaggio del turno meritato quello vicentino e Crotone che esce di scena ovviamente deluso ma anche a testa alta e con la certezza che con questa rosa, nella prossima stagione, le premesse per fare ancora meglio ci sono tutte. Adesso per i biancorossi solo quattro giorni di riposo prima che lo Stadio Menti sia di nuovo protagonista della semifinale di andata contro la Ternana. L’altra semifinale determinata dal tabellone è Audace Cerignola-Pescara. Comincia a profilarsi all’orizzonte il tanto agognato traguardo, in campo e sugli spalti ora la differenza va oltre i valori tecnici: la vittoria attende chi saprà cercarla fino in fondo, senza mollare.
Marcello Casarotti




























