Il 19 gennaio si affrontano allo stadio Romeo Menti il LR Vicenza ed il Renate. I neroazzurri ospiti sono alla ricerca di punti necessari a smuovere una classifica non certo delle migliori; dal canto loro invece i padroni di casa vicentini, dopo la vittoria di Gorgonzola, alla ripresa del campionato dopo la sosta invernale, vogliono i tre punti per restare agganciati ai primissimi posti della classifica.
La giornata è fredda, si gioca alle ore 18.30 e l’afflusso dei tifosi è comunque ottimo. Sono 8.400 gli spettatori totali presenti oggi. Di questi nessuno, così come accadde lo scorso anno, è giunto dalla piccola città lombarda. Che dire, dispiace non vedere tifosi ospiti, ma del resto da Renate, comune monzese di soli 4.000 abitanti e senza nessuna storia ultras passata, non è che ci si possa aspettare il contrario.
A Vicenza Il feeling tra società, squadra e tifoseria sembra ancora proseguire nonostante la classifica non sia proprio entusiasmante e i primi mugugni cominciano comunque a sentirsi. Soprattutto ai tifosi preme per far giungere alla nuova proprietà il messaggio che a questa piazza la C va stretta, strettissima, e deve essere un “must” parteciparvi solo per vincere.
La Curva Sud già prima della partita appare colma e non manca certo la voglia di tifare: la pausa non ha fatto altro che far salire tra i tifosi il desiderio di tornare al Menti, che per molti da queste parti è considerato una sorta di seconda casa.
Vedo che il ritmo dei tamburi, dopo che ad inizio campionato si era fatto notare ed aveva influito positivamente sul tifo dei vicentini, ora è in calo e il suo supporto si sta piano piano dileguando.
Nonostante la Curva Nord sia desolatamente vuota (tra l’altro va detto che il Vicenza e il Comune stanno lavorando – con risultati positivi a quanto pare – ad una prossima riapertura del settore ospiti nello spicchio tra la stessa Nord e i distinti, dove nel corso degli anni ‘90 e parte dei 2000 già prendevano posto), il tifo di casa è ottimo e durante la gara più di una volta qualche coro è riuscito a trascinare altri settori.
Belli come sempre i bandieroni dei vari gruppi della Sud che dietro allo striscione “Lanerossi Vicenza 1902” non hanno mai smesso di sventolare per tutti i 90 minuti. Anche il quadrato dei distinti ha fatto il suo ed il tifo, guidato al megafono dai ragazzi dei CSD, è stato continuo e rumoroso.
Mentre la partita termina con un 1-1 che non fa felici certo i padroni di casa, nel corso della stessa sia nella Curva Sud che nei distinti sono stati esposti striscioni per ricordare due ultras “amici” dei vicentini. Marco Mazza (per tutti Bubù), figura indelebile dei Pescara Rangers nel 13° anno della sua scomparsa prematura per un male incurabile, e Minou della curva del Metz, mancato recentemente.
Marcello Casarotti