La sfida tra Vicenza e Trento, giocata il 13 dicembre 2024 al “Menti”, ha visto i padroni di casa imporsi con un netto 3-0 con tripletta del Cobra Alex Rolfini. Una serata fredda non solo per il clima rigido che ha accompagnato il match, ma anche per la prestazione dei trentini, apparsi sottotono rispetto ai biancorossi e che di certo non hanno scaldato i loro tifosi al seguito. Il freddo ha avuto il suo impatto, lasciando a casa anche parecchi abbonati vicentini. Tuttavia, chi era presente ha fatto sentire la sua voce, dimostrando ancora una volta la passione che da sempre contraddistingue questa tifoseria. La Curva Sud berica si è distinta per un tifo incessante, sia nel primo che nel secondo tempo, accompagnato da ottime sbandierate e fumogenate che hanno reso ancora più scenografico il sostegno. Da segnalare anche il contributo dei Fedelissimi, sempre riconoscibili e attivi, e del gruppo San Bortolo, posizionato in alto nei distinti verso lo spicchio ospiti, che ha saputo farsi notare a sua volta per partecipazione.

Dalla parte opposta, i tifosi trentini erano circa un centinaio. Un numero contenuto ma che ha dato comunque vita a un tifo onesto e compatto. La Curva Maier è stata rappresentata da Nuova Guardia, con lo striscione ben visibile e dalla pezza Diffidati Trento. Buono il sostegno alla squadra con cori costanti per tutta la durata del match, dimostrando una buona organizzazione. Nonostante il freddo e l’assenza dei gruppi della Curva Sud, i presenti hanno saputo mantenere una buona intensità, rendendo il loro supporto degno di nota. Oltre a ciò, i trentini hanno esposto uno striscione dal tono ironico con scritto: “Rispettiamo le tradizioni. Viva Santa Lucia”, in cui il richiamo velato alla data del 13/12 si associa inevitabilmente al noto acronimo contro le forze dell’ordine.

Finisce così questa gara in cui il Trento ha rimediato la seconda sconfitta consecutiva, confermando un periodo non proprio esaltante, mentre il Vicenza rialzatosi dalla battuta d’arresto subita domenica scorsa a Trieste, riprende la rincorsa verso un Padova che però domina il campionato senza segnali di cedimento.

Marcello Casarotti