Terza partita in casa per i biancorossi vicentini che vedono tornare al Menti dopo ben 25 anni la Vis Pesaro: anche allora (mi permetto un paio di foto rievocative…), così come oggi, il campionato era quello della terza serie. In quel 30 maggio 1993, ultima partita di campionato, il Vicenza vinse per 2-1 e quella domenica fu festa per il ritorno in serie B raggiunto qualche settimana prima, dopo sei stagioni di sofferenza. I pesaresi invece in questa serie ci son tornati dopo molti anni, 13 per l’esattezza, passati per lo più in serie D. Ora l’obiettivo è quello di mantenere la categoria e dopo le prime giornate la squadra di mister Colucci è quanto meno in linea con le aspettative.

L’aria, dopo 15 lunghi anni, pare finalmente cambiata a Vicenza: come si suol dire la ruota ha finalmente girato anche ai piedi dei Berici e quella cappa grigia che accompagnava spesso e volentieri i campionati del Vicenza non si percepisce più.

L’ultima presenza pesarese

I tifosi, che con grande fede e amore non hanno mai comunque abbandonato la squadra, si sono accorti di questa nuova atmosfera portata dalla società di Renzo Rosso e anche il tifo ne sta giovando. La nota passione vicentina è ancora più accesa e costante. La curva sud piano piano sta tornando ad essere il dodicesimo uomo in campo. I cori sono continui e si susseguono per praticamente tutti i 90 minuti.

Nel secondo tempo, al contrario degli ultimi anni passati, il tifo non cala ed anzi è ben udibile anche dalla curva nord dove posizionano gli ultras marchigiani. La sud di casa, in un momento in cui il Mucchio che tanto ha fatto per questa curva ma che momentaneamente ha fatto un passo indietro, sta riuscendo ad andare avanti bene anche grazie al feeling che lega i due gruppi guida, ovvero i South Terrace e la Lanerossi Crew 1902 a cui si è anche aggiunta la Gioventù Villana. Certo mi sento di confermare, così come nella prima e seconda partita giocata al Menti, che la presenza dei tamburi incide notevolmente sulla crescita del tifo. Per alcuni vecchi e superati, per altri sempre ultras ed attuali, non vi è dubbio alcuno che il ritmo dato dai tamburi aiuta a star dietro ai cori lanciati dai ragazzi in balconata. Specie, e questo bisogna ricordarlo, a chi non è ultras ma assiste alla partita in curva solo per fare tifo.

La sciarpata odierna

Capitolo Vis Pesaro: sono un centinaio i ragazzi che dalle Marche han seguito i biancorossi nella trasferta veneta. Si posizionano al centro della curva nord e per tutta la partita espongono lo striscione della Vecchia Guardia 1979, affiancato delle pezze della Gioventù e dei Pesaro Ultras 1898. Anche loro con i tamburi tengono un buon ritmo e cantano per quasi tutto l’incontro. La cosa più significativa è che fanno gruppo e di conseguenza il tifo se ne avvantaggia. Anche il colpo d’occhio è bello. Specie quando alle mani alzate è accompagnato lo sventolio dei bandieroni.

Di fianco, nei distinti nord, in quello che i ragazzi han chiamato “Quadrato”, tutte le varie compagnie proseguono nel percorso di crescita del tifo. I giovani ragazzi di CSD danno una mano lanciando i cori, mentre le bandierine a strisce biancorosse anche in questa partita han fatto la loro bella figura, con la mitica R per i vicentini al centro delle stesse. Il Vicenza vince per 2-1 e al termine gli applausi di tutto lo stadio sono per i giocatori.

Testo di Luca Marchesini.
Foto di Marcello Casarotti.