È come sempre un piacere immenso tornare a Monopoli. L’aria è sempre la solita, l’emozione sembra sempre quella delle prime volte. Al “Veneziani” rifaccio capolino dopo qualche anno, subendo il solito fascino di uno stadio che non passa mai fuori moda. Ricordi nemmeno tanto sbiaditi, delle mie camminate che mi portavano dalla stazione allo stadio: erano i tempi dell’Eccellenza e della Serie D. La solita passione di sempre, la solita strada di sempre, i soliti ultras di sempre.

Oggi un’amichevole interessante. Non volevo mancare. I baresi non avrebbero sicuramente snobbato questa apparizione, in una terra della periferia tra le più importanti sul piano ultras. Seguaci della Nord e Curva Nord Monopoli, come risaputo, non sostengono nelle amichevoli, ma sia da una parte che dall’altra non manca la presenza.

Quello che mi colpisce, nella Nord di casa, è la compostezza degli ultras di fronte ad un momento particolare. Tutti seduti nel primo tempo, in silenzio, nel rispetto di Aldo, sostenitore salernitano e per esprimere vicinanza alla Salerno Ultras. Poi si lasciano andare a diversi cori contro la repressione e ancora nel ricordo di Aldo.

Simile approccio quello dei Seguaci. Entrano a partita abbondantemente iniziata, nel consueto settore ospiti, senza striscione ma compattandosi bene. Si lasciano andare solo a qualche sporadico coro per la città e per Aldo.

Indubbiamente due impatti “ultras” importanti oggi. Mi desta un’impressione diversa il settore della gradinata, quello che raccoglie il grosso del pubblico barese. Colore e numero in questi casi non fanno mai la differenza. Scelte condivisibili o meno, personalmente credo che oggi abbia prevalso la sostanza e non il numero. Elogi sento di farli sia alla Curva Nord di Monopoli che ai Seguaci della Nord di Bari, che hanno dato esempio di grande stile e segnali di grande personalità ultras.

Massimo D’Innocenzi.