In merito alla notizia già pubblicata questa mattina, ci segnalano e condividiamo questo articolo successivo in cui le circostanze vengono uleriormente chiarite e in cui le responsabilità vengono circoscritte ad un gruppo ben preciso. D’altronde facilmente individuabile per chi mastica un minimo di stadio, visto che è l’unico gruppo che può girare in trasferta, avendo sottoscritto la tessera del tifoso. L’invito è, come nella precedente occasione, ad evitare tastierismi facili: nella concitazione del momento, a sangue caldo, può davvero succedere di tutto, per cui il nostro intento è sempre e solo quello di “capire” i fatti, non giudicare, quello lo lasciamo a giudici, pennivendoli e moralisti d’ogni risma. La nota di rilievo di questo articolo è che il leader di “Curva Nord” si è preso ogni responsabilità e non è un gesto da poco, specie in un mondo come quello del calcio dove, a partire dai più alti gradi, nessuno ha mai il coraggio di mettere la faccia e di assumersi gli oneri quando sbaglia.

brescia_curvanordLe scene di violenza viste sabato a Siena prima del match tra i padroni di casa e il Brescia, stanno portando ai primi inevitabili provvedimenti. Due tifosi infatti sono stati identificati dalle vittime e quindi denunciati: per loro scatterà il Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, che può andare da uno a cinque anni. La questura di Siena, competente per quanto accaduto, sta valutando come procedere.

La denuncia ai due ultras biancazzurri è per lesioni e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere; nello specifico si tratta di un manganello telescopico, trovato sul pullman dei supporters del Brescia e tra l’altro consegnato spontaneamente.

Si fa anche più chiaro il quadro di quanto accaduto fuori dallo stadio Franchi: poco dopo le 14, un pullman di ultras delle rondinelle è arrivato nelle vicinanze dello stadio. A circa un centinaio di metri dall’ingresso del settore ospiti c’è il «Prosperino Cafè», bar con una terrazza che dà su Siena e per questo frequentato pure da turisti. Per cause ancora al vaglio della questura di Siena, è nata una discussione tra un gruppetto di tifosi del Brescia e alcuni avventori del bar. Dalle parole si è arrivati (purtroppo) molto presto ai fatti. Prima qualche auto parcheggiata sulla strada vicino al bar viene danneggiata, poi l’aggressione a due fidanzatini greci di sedici anni, in vacanza in Italia. Il ragazzo viene ferito ad un occhio, portato in ospedale e quindi dimesso con una prognosi di sette giorni. L’attenzione si sposta quindi su un gruppo di ragazzi, sempre minorenni, di Bari, in gita a Siena. Fino all’intervento delle forze dell’ordine.

Episodi brutti, che fanno seguito a quelli che hanno visto protagonisti nella nostra città i tifosi dello Spezia 10 giorni fa; la Digos di Brescia e della città ligure stanno proseguendo il lavoro per identificare tutti i responsabili di fede bianconera.

Intanto sulla sua pagina Facebook, è arrivata questa mattina una vera e propria autodenuncia da parte del leader della Curva Nord, E. G.

Ecco il suo post: “nella mia vita ultras ho commesso uno sbaglio enorme credo per la prima volta…ho scambiato dei ragazzini per ultras…quando mi sono accorto del,grave errore era un po tardi….non cercate colpevoli tra gli ultras bresciani a siena…non centrano nulla loro.. nessuno a parte me…..chiedo scusa a tutti specialmente al ragazzo e alla sua famiglia…
pagherò come è giusto che sia…ho visto da lontano un buon gruppo insultare i bresciani in arrivo e ho perso il controllo delle mie azioni ripeto scambiandoli per ultras avversari…
non cerco ne clemenza ne altro…pagherò come è giusto che sia…avendo sbagliato…
non sono fiero di cio che ho fatto…anzi…ma ho sbagliato in buona fede lo giuro su dio….
state vicini al brescia e alla sua curva….risorgerete insieme come la nostra tifoseria merita…
siate fieri della vostra curva…loro non hanno sbagliato solo io ho sbagliato…..scusatemi …
ciao….”.

[Fonte: Giornale di Brescia]