Oggi al “Palafiera” è di scena la blasonata Cantù, squadra dal grande passato ma dal presente incerto.

Per i primi 10 minuti di gioco, i ragazzi della Curva Calori non sono sugli spalti per esprimere solidarietà ai loro rivali di Cantù, a cui è stata vietata la trasferta (e infatti il settore ospiti risulta vuoto). A sostegno, gli stessi esibiscono uno striscione molto “eloquente”, mentre gli Eagles erano usciti con un comunicato sdegnato per questo divieto di trasferta o, per meglio dire, per le sue tempistiche assurde. Un altro striscione è diretto alla società, in particolare all’AD Baraldi, per replicare sulla maniera con cui il dirigente intenderebbe placare “i sostenitori facinorosi”, addebitando loro le multe inflitte dalla Lega italiana ed europea per le “intemperanze” del pubblico virtussino.

I ragazzi sono stati molto chiari sulle loro posizioni e lo hanno dimostrato anche tifando per tutta la partita, come solo loro sanno fare; a mio modo di vedere, la bolgia prodotta nelle mura del “Paladozza” resta ineguagliabile.

Tino Chinnì