Terminata la partita di calcio tra la Vis Pesaro e il Pescara, mi reco a Fano per la sfida di pallavolo che vede protagonisti i padroni di casa della Virtus Fano e il Brescia. Percorro i pochi chilometri che separano le due città e in un battibaleno sono all’esterno del palazzetto della città marchigiana, denominato PalaAllende in onore di Salvador Allende, già presidente cileno dal 1970 al 1973, quando con un colpo di Stato il potere passò ad Augusto Pinochet, che instaurò una dittatura che sarebbe durata ben diciassette anni.
Vista da fuori la struttura appare vetusta, tant’è che alla vigilia di questo campionato di A2 presentava delle criticità, aggirate solo grazie alla deroga riservata alle squadre neopromosse come il Fano. La società, nel corso degli ultimi mesi, ha dunque lavorato in sinergia con il comune per portare la capienza a mille spettatori, come richiesto dal regolamento. Proprio questa sera la squadra fanese esordisce nella sua nuova casa resa più grande e accogliente. La compagine avversaria è Brescia, tra i nomi accreditati al passaggio in massima serie.
Una volta entrato dentro il Palazzo non posso che appurare la gentilezza e l’accortezza della dirigenza locale, che mi permette di svolgere il mio lavoro al meglio. Solo all’interno mi rendo conto delle migliorie apportare alla struttura, che presenta due tribune identiche. Quest’oggi l’impianto è gremito dal pubblico delle grandi occasioni e risulta essere quasi pieno, con pochissimi vuoti.
Come sempre, parlando di questo sport, mi preme sottolineare che il tifo organizzato che lo contorna non è paragonabile a quello del calcio, e stasera ne ho l’ennesima prova. All’angolo di una delle due tribune prende posto la parte “calda” dei sostenitori virtussini, una decina di tifosi armati di cinque tamburi, tutti con maglie della Virtus Fano. Alcuni di loro sembrano avere una certa età, ma sono animati da spirito goliardico e pronti a sostenere la squadra in campo. Si segnalano comunque anche tanti giovani intorno a loro, che tuttavia incitano la squadra solo se spronati.
Andando con ordine, prima della partita effettuano una bella coreografia: dapprima espongono un bandierone a righe verticali con i colori sociali della squadra, successivamente sventolano diverse bandiere, la maggior parte a scacchi biancorossi. Nel corso della gara, come è consuetudine nella pallavolo, il tifo si accende solo sui punti o sui muri, considerata anche la maggior velocità del gioco rispetto al calcio. I sostenitori fanesi, in ogni caso, sostengono la loro squadra in campo con molto trasporto e partecipazione, riuscendo a coinvolgere il più delle volte anche i giovani, anche se tifano da seduti per la maggior parte del tempo, alzandosi solo in poche occasioni. Segnalo anche che utilizzano due megafoni. Quanto agli ospiti, invece, si presentano solo parenti e semplici appassionati, che però si confondono con il resto del pubblico.
Per la cronaca, Brescia espugna per 3-1 il PalaAllende di Fano, che torna a essere violato a distanza di due anni dall’ultima volta, più precisamente dall’8 ottobre 2022, e consolida la terza posizione in graduatoria, mentre per la Virtus Fano la classifica è sempre traballante ma stabile al penultimo posto. Dopo aver salutato e ringraziato gli addetti ai lavori, posso prendere finalmente la strada del ritorno a casa dopo una giornata impegnativa ma ricca di spunti interessanti, che solo il tifo sa regalare.
Marco Gasparri