Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Dopo la turbolenta sfida dell’andata, tornano a confrontarsi Romani ed Avellinesi. Il palcoscenico dell’incontro stavolta è il PalaTiziano di Roma. Rispetto alle altre partite, decido di arrivare con una mezzora di anticipo per dare un’occhiata al prepartita. Tuttavia, come facilmente prevedibile, attorno al palazzetto lo spiegamento di forze dell’ordine è quantomeno inusuale per il basket: numerose camionette e uomini in borghese ne circondano il perimetro, tenendo sott’occhio la situazione mentre il pubblico, trenta minuti prima della palla a due, comincia ad affluire in buon numero. La zona contigua al settore ospiti è letteralmente blindata e la Questura di Roma, dopo un paio di errori di valutazione durante la scorsa stagione, ha imparato che il PalaTiziano è un impianto molto incline al contatto tra tifoserie avversarie, pertanto non lascia nulla all’immaginazione.

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Dal capoluogo irpino si attende un pullman più qualche macchina, e per questo anche al casello autostradale è stato predisposto un degno comitato d’accoglienza per prendere in consegna i tifosi, perquisirli ed accompagnarli fino al palazzetto. Ritiro l’accredito e sono dentro. La curva di casa deve ancora fare il proprio ingresso, mentre le squadre sono già in campo a contendersi la palla a due. Dopo una manciata di minuti ecco spuntare i Roma 1960, i quali, dopo aver piazzato il proprio striscione, si compattano in buon numero lanciando i primi cori contro i dirimpettai che ancora tardano ad arrivare.

Mi posiziono in Galleria, lato ospiti, nell’attesa degli Avellinesi. Stasera il gruppo di casa ha una marcia in più rispetto al solito e si vede che tutti i presenti sono motivati e vogliosi di non sfigurare. A metà del secondo quarto il palazzetto comincia a rumoreggiare e dall’ingresso ospiti spuntano le prime sciarpe biancoverdi. Gli Original Fans sono arrivati e subito gli ultras capitolini s’infiammano, gesticolando ed insultando apertamente i rivali. Si respira un clima di tensione al PalaTiziano e questo non può che far piacere al sottoscritto.

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

L’entrata dei Campani è molto bella: tutti insieme, di corsa e con l’ovvia risposta alle offese dei giallorossi. In totale sono un centinaio i presenti che si raggruppano dietro lo striscione OF 1999 e cominciano sin da subito a farsi sentire. Rispetto allo scorso anno, numericamente, sono forse meno, ma sotto il punto di vista della compattezza e della qualità è tutta un’altra storia. Cosa resa possibile anche dalla differente collocazione: infatti, nella passata stagione, vennero sistemati in Galleria, mentre quest’oggi si è optato per il classico spazio dedicato agli ospiti.

In campo la Scandone si mostra subito padrona del gioco, andando avanti con un sostanzioso vantaggio. Il pubblico romano rumoreggia, ma oggi la sfida, più che sul parquet, è tra le due opposte fazioni. Gli Avellinesi espongono lo striscione “3/2/2013: GAME OVER”, al quale gli ultras della Virtus rispondono invitando a raggiungere la Capitale senza scorta.

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Una piccola analisi personale: se per anni il tifoso romano della pallacanestro ha considerato i Casertani come primi rivali, negli ultimi anni la geografia delle antipatie sembra essersi spostata di qualche chilometro. Ovviamente ci sono da tener presenti varie situazioni, come le recenti schermaglie tra Romani ed Avellinesi e lo scioglimento di quello che è stato uno dei gruppi più importanti e solidi del nostro movimento ultras cestistico, l’Inferno Bianco Nero. Da tutto ciò poi non possiamo nemmeno sottrarre i sistematici divieti che venivano imposti a Romani e Casertani dopo il ritorno in massima divisione della Juvecaserta. Posto che con la città della Reggia ci sarà sempre rivalità, credo che allo stato delle cose quella tra Roma ed Avellino sia una delle sfide più sentite nel basket. E ciò è sicuramente salutare per un movimento che negli ultimi anni aveva perso sin troppo a livello di qualità e rivalità nel Centro-Sud. Penso che in un’ipotetica Lega A con Napoli, Fortitudo Bologna e Torino, ci sarebbe davvero di che divertirsi. E secondo me in fondo c’è solo da pazientare, perché anche se in questo sport i titoli si comprano e si vendono come le figurine dei calciatori, alla fine la tradizione ritorna sempre a galla e, prima o poi, queste piazze torneranno a calcare i palcoscenici che meritano.

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Tornando a noi, dal punto di vista del tifo il match non delude le attese. I Roma 1960 risulteranno compatti per tutta la partita; molto belle le loro manate ed un paio di cori che riescono a trascinare tutto il palazzo, con la Virtus che sembra in procinto di riprendere l’avversario ma che alla fine cede di schianto lasciando i due punti ai biancoverdi.

Capitolo ospiti: con l’arrivo del contingente ultras anche i tifosi irpini già presenti nel settore si alzano in piedi, posizionandosi dietro al gruppo e cominciando a tifare. Molto belli i cori a rispondere ed i continui battimani. Curiosa la sciarpata effettuata quest’oggi dagli Avellinesi: al posto delle classiche sciarpe, infatti, i presenti alzano al cielo le cinte, in chiaro segno di provocazione nei confronti degli avversari.

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Virtus Roma-Scandone Avellino 72-80, Lega A 2013/14

Alla fine saranno loro ad esultare, facendo rimbombare, negli ultimi secondi, il coro sulle note di “Sarà perché ti amo”. Un successo fondamentale per gli ospiti, due punti che li rilanciano in chiave play-off dopo un girone di ritorno tutt’altro che positivo. Defaillance sportive che avevano portato gli Original Fans a disertare la trasferta di Pesaro. A far da contraltare a ciò, la Virtus Roma entra ufficialmente in crisi di risultati, dopo un ottimo periodo con il quale i Capitolini erano balzati persino in testa al campionato. Questo per completare la parte sportiva. Ma oggi a farla da padrone sono stati gli ultras. A conferma di come ormai, per respirare un po’ di sana aria di tensione e pathos, sia più suggeribile assistere ad eventi avulsi al contesto calcistico.

Di ritorno dalle Final Eight e dopo la trasferta di Cantù, per la Virtus sarà la Juvecaserta l’ospite d’onore a Viale Tiziano. Un’altra gara stimolante per chi oltre al campo butta un occhio anche alle gradinate.

Testo e foto di Simone Meloni.