È una lunga storia di rivalità quella tra Vis Pesaro e Fermana, tra vecchie ruggini sportive e vittorie di campionato sfumate al fotofinish.

Era domenica 24 aprile 1994 quando l’arbitro foggiano Montanelli decise il derby Vis Pesaro-Fermana, non ravvisando un netto fallo di mano in occasione del gol partita biancorosso. Polemiche a non finire, ma i pesaresi con quella vittoria agganciarono i rivali in testa alla classifica, volando nell’allora Serie C2 neanche venti giorni dopo.

Poi la Fermana venne ripescata, ma a distanza di quasi 25 anni ancora molti ricordano il rocambolesco finale di campionato di quella Serie D.

Veniamo ad oggi, domenica 25 novembre 2018: pioggia incessante, manto erboso ai limiti della praticabilità e due squadre in un grande momento di forma; la “Prato”, popolata ma non piena (anzi tutt’altro), si colora con sciarpe e bandiere biancorosse. Sono 1.800 i paganti sui 2.000 spettatori totali per questo big match scelto dalla società vissina come “giornata biancorossa”. Quindi abbonamenti non validi.

I biancorossi pesaresi attaccano i propri striscioni in balaustra: “Vecchia Guardia”, “Gioventù”, e “1898” con le pezze di “Porto” e “Kapo presente”.

I pesaresi ricordano subito i recenti diffidati, con uno striscione esposto dopo qualche minuto: “La fede non si diffida, 1898 liberi” firmato “Gioventù. La frase si riferisce ai sei DASPO per altrettanti tifosi vissini della sezione 1898, che verranno ricordati anche a gara in corso con svariati cori.

Sempre costante il tifo pesarese con alcuni cori di lunga durata e a ripetere, mescolati a messaggi di sfottò per gli odiati cugini gialloblu.

Gli ospiti arrivano a Pesaro in circa 400 unità, dimostrandosi per tutto il pomeriggio compatti e con le mani sempre alzate ora a sostenere la squadra (nonostante la brutta piega presa subito dalla gara), ora a rispondere agli sfotto provenienti dalla “Prato”. Con loro presenti una delegazione di ultras avezzanesi.

Sul campo la fanno da padrone gli episodi: nel primo tempo infatti la Fermana colpisce un palo, va sotto con un autogol e poi resta addirittura in 10 per il rosso al capitano Comotto.
Olcese e Rizzato completano la festa annunciata: finisce infatti 3-0 per la Vis. Gara decisa dagli episodi e che vede comunque i tifosi fermani sostenere ed applaudire la squadra nonostante il passivo maturato sul campo.

Pesaresi ovviamente in festa, giocatori sotto la “Prato” a festeggiare un secondo posto in classifica tanto insperato quanto meritato e prezioso.

Testo di Luca Marchesini.
Foto di Tommaso Giancarli.