Per la nona giornata del Girone C la Viterbese ospita l’Avellino, in una gara che per gli irpini già rappresenta un importante banco di prova, in virtù di un inizio di campionato tutt’altro che esaltante, con quattro sconfitte che hanno portato all’esonero di mister Taurino, sostituito provvisoriamente da Biancolino. La gara si svolge di martedi sera, alle 21. Una delle tante scelte discutibili di una Lega che si trincera dietro slogan per riportare i tifosi allo stadio, ma che ai fatti spesso e volentieri organizza il calendario ostacolandone l’afflusso.

Non a caso gli unici protagonisti di questa sfida saranno praticamente gli ultras. Circa duecento sono i tagliandi venduti ad Avellino, mentre la Nord presenta il solito blocco centrale pronto a sostenere i gialloblu laziali. Buona presenza nella tribuna coperta, col bandierone degli Antichi Valori a spiccare.

La prova di cuore degli ultras campani non produce tuttavia risultati e alla fine è la Viterbese a ottenere i tre punti con un perentorio e meritato 2-0. Un successo che regala gioia agli ultras gialloblu, autori di una buona prova di tifo, malgrado il disinteresse di una città che ormai da anni fatica a trovare feeling con la propria squadra di calcio.

Per l’Avellino in settimana avverrà il subentro di Rastelli alla guida tecnica, con l’obiettivo di rialzare le sorti di un club ormai ai ferri corti con la piazza. Punti d’oro per la Viterbese che, in chiave salvezza, prende ossigeno, mantenendo le distanza dalla coda.

FM