Penultimo appuntamento di campionato in infrasettimanale per la Viterbese contro la Cavese, l’ennesimo di questa stagione cominciata in ritardo per le note vicende estive. Se poi a queste aggiungiamo le partite della Coppa Italia, dove per il secondo anno di fila la Viterbese ha raggiunto la finale, praticamente parliamo di un campionato parallelo che comincia anche a pesare sulle gambe e sui risultati della squadra laziale.

Oggi al “Rocchi” arriva una Cavese alla ricerca disperata di punti play off, con al seguito la sua calda tifoseria, presente in una settantina di unità. Dalla parte dei padroni di casa, invece, non si registrano numeri importanti ed anche la parte ultras appare in leggero calo, anche perché la partita inizialmente prevista alle 20:30 è stata spostata alle 14:30.

Con l’entrata delle squadre in campo, la curva di casa sventola un paio di bandieroni mentre i campani tardano ad arrivare. Nella prima frazione i viterbesi si distinguono con dei cori secchi accompagnati da prolungati battimani, con il tifo che risulta leggermente discontinuo.

I cavesi invece, dopo essersi compattati, tifano come di consueto senza risparmiarsi, passando da cori lunghi a quelli secchi dove spiccano i battimani. La tifoseria blufoncè inoltre si contraddistingue per il continuo sventolio delle numerose bandiere che rendono il settore molto colorato.

La prima parte di gara si chiude sul punteggio di 1-1, con il gol ospite di Favasulli su calcio di rigore e pareggio dei padroni di casa quattro minuti più tardi grazie a Pacilli, sempre su penalty. Nel secondo tempo i locali provano ad essere più continui, facendo sempre affidamento ai numerosi battimani, ma i due gol ospiti siglati rispettivamente al minuto 59’ ed al minuto 71’ raffreddano gli animi sugli spalti, anche se i ragazzi hanno il merito di non mollare mai.

Il tifo dei cavesi rimane pressoché identico a quello della prima parte di gara con una buona intensità dei cori, sbandierate continue e bei battimani. Esultano ai due gol della propria squadra, soprattutto al terzo. Indifferenza tra le due tifoserie nel primo tempo spezzata nella ripresa dai cavesi col classico coro “tutto il Lazio ci sta sul cazzo”, cui prontamente i viterbesi rispondono, ma tutto finisce lì.

Verso il novantesimo gli ospiti regalano una bella sciarpata, con un buon numero di bandiere a far da corollario. Finita la gara, pur masticando amaro i padroni di casa applaudono la squadra andata a salutarli sotto la curva, mentre ai giocatori cavesi, nonostante la vittoria, viene rimproverato un campionato al di sotto delle attese, ma finito il discorso vengono incitati e spronati a vincere le restanti gare per conquistare almeno un posto nei play off.

Marco Gasparri