22-11-2017: Viterbese – Teramo 0-0 d.t.s., 3-2 ai rigori
Sedicesimi di Finale Coppa Italia Serie C. Gara Unica

Ormai è ampiamente dimostrato che le partite di Coppa Italia, soprattutto quelle di serie C, sono un bel banco di prova per qualsiasi tifoseria, vuoi per la poca importanza che riveste la competizione, vuoi la distanza e vuoi il giorno infrasettimanale e lavorativo. Poi se si gioca in un orario scomodo come quello di oggi, alle 16:30, allora la presenza utras assume contorni ancor più significativi.

Ed è proprio una partita dei sedicesimi di Coppa Italia in gara unica che attira la mia attenzione, un po’ per la vicinanza ed un po’ perché è interessante l’incontro di per sé: Viterbese – Teramo.

Quando arrivo nei pressi dello stadio “Enrico Rocchi” manca ancora un quarto d’ora buono prima che inizi la partita, ma in un batter d’occhio sono già in campo ad immortalare quello che accadrà sugli spalti dell’impianto laziale. La serata non è particolarmente fredda e sugli spalti prenderanno posto circa trecento spettatori con le tifoserie che entreranno a ridosso del fischio d’inizio, sistemando stendardi e striscioni.

I viterbesi in un primo momento si accalcano alla ringhiera senza tifare ma sventolando solo il bandierone, mentre i teramani (poco più di una decina) dopo aver esposto le pezze cominciano a cantare.

I gialloblù, dopo una decina di minuti, si compattano dietro lo striscione N.S.L.M. e cominciano a tifare sventolando per buona parte della prima frazione il bandierone, accompagnando la maggior parte dei cori con discreti battimani e mani alzate.

I sostenitori del diavolo, in numero ridotto, fanno quel che possono ma certamente non sfigurano, anzi cercano di farsi sentire a più non posso con cori e battimani, poi verso la mezz’ora entrerà un altro gruppetto di teramani arrivati in ritardo (in queste partite le sorprese come le delusioni sono sempre dietro l’angolo) ed il tifo sarà pressoché continuo, intervallato solo da pochissime pause.

Ovviamente i viterbesi non vogliono essere da meno, né tantomeno farsi superare coralmente, per cui comincerà una bella sfida sugli spalti che mi allieterà la serata. Entrambe le tifoserie offrono molti battimani ad accompagnare i cori e se per quanto riguarda i teramani il colore delle bandiere è assente, per i viterbesi è il bandierone con lo stemma della città di Viterbo a garantirne il colore, restando alto per buona parte della gara.

Poco dopo la mezzora i laziali espongono, applaudito da tutto lo stadio, uno striscione per Luca, il ragazzo della Sambenedettese risvegliatosi dal coma a seguito – secondo alcuni testimoni – di un pestaggio da parte della Celere durante la trasferta di Vicenza.

Nella seconda parte di gara le due tifoserie si fanno valere, a dispetto di quello che succede in campo dove la partita rimane inchiodata sullo 0-0, a dir la verità con poche emozioni. Entrambe le tifoserie tifano abbastanza continuamente ed i cori sono accompagnati da battimani soprattutto nella parte dei padroni di casa, che si fanno vedere anche per lo sventolio del bandierone.

I sostenitori del Diavolo anche ci danno dentro con battimani e cori più prolungati. Stoici sono un paio di tifosi che, nonostante la temperatura si aggiri sui 9-10 gradi, seguono la partita a petto nudo. Dopo i novanta minuti la partita non si schioda, tanto da rendere necessari i tempi supplementari, dove gli abruzzesi sembrano essere più continui facendo meno pause.

Tempo per le due tifoserie di farsi qualche coro contro che i tempi supplementari sono già finiti, senza decretare un vincitore. Così si arriva ai calci di rigori che vengono calciati sotto al settore ospiti.

Alla fine la Viterbese ne segna tre ma l’eroe di serata sarà il portiere Pini, che parerà il rigore decisivo al biancorosso classe 2000 Fagioli, andando ad esultare sotto la tribuna coperta, dove prende posto il gruppo degli ANTICHI VALORI.

A fine partita comunque ci saranno applausi dei sostenitori per le rispettive formazioni, con il tecnico della Viterbese che andrà a parlare sotto la curva degli ultras, mentre i giocatori sono già negli spogliatoi.

Finisce così una partita dove grandi protagoniste sono state tutte e due le tifoserie, che hanno onorato questo “scomodo” impegno infrasettimanale.

Marco Gasparri