Ma che emozione! Nella mia breve carriera di fotografo del tifo, è la prima volta che scatto in una finale! Non si tratta né di Champions League e né di uno dei trofei del calcio maggiore, bensì di una più modesta Coppa Italia regionale di Eccellenza, ma la tensione e l’atmosfera che si respirano hanno il loro uguale e non indifferente carico di passione. 

La partita inizialmente prevista il 29 dicembre, era stata rinviata una prima volta a causa delle abbondanti nevicate che si erano abbattute sulla città di Potenza, preferita come sede della finale a Picerno, il cui stadio non è stato ritenuto sufficiente a garantire tutti i posti per l’afflusso di spettatori e tifosi previsti. 

Scelta idonea, a giudicare dai più di 2.000 spettatori convenuti nonostante il freddo gelido. Fra questi, la mia maggiore curiosità è riservata alle due tifoserie organizzate, a cominciare dagli ultras di Rionero, ai quali viene concessa la gradinata scoperta, più scomoda rispetto a quella dei dirimpettai in quanto lunga e stretta, per questo logisticamente più difficile per la coordinazione del tifo.

L’entrata delle squadre in campo è salutata da uno spettacolo indubbiamente degno di una finale di Coppa: i Rioneresi optano per una coreografia semplice ma d’impatto, in cui chiedono con uno striscione di portare a casa la coppa, mentre vengono alzati centinaia di cartoncini raffiguranti la coccarda tricolore e la scritta sotto Rionero in Vulture. Grande impatto, nonostante la semplicità, grazie all’azzeccata scelta dei cartoncini bianchi che, in notturna, fanno il loro ottimo effetto. 

Di fronte, i sostenitori di Lavello optano per un copricurva e delle bandierine colorate. Meno compatto come colpo d’occhio ma comunque apprezzabile il colore offerto. 

In campo non c’e partita, la Vultur riesce a portarsi la vittoria, parallelamente al settore dei suoi tifosi che dimostrano di avere la stoffa dei campioni: belle le manate, i cori a ripetere, un sostegno nel complesso ordinato e di buona fattura per tutta la durata della partita. Con loro presenti gli amici storici di Potenza, che ovviamente non potevano mancare visto che si giocava in casa loro.

Non mancano nemmeno striscioni di sfottò verso i dirimpettai che, dal canto loro, sono comunque lodevoli per quanto fatto nonostante l’andamento in campo non fosse dei migliori per la loro compagine. Nel loro settore i bandieroni sono sempre al vento e non manca l’impegno nemmeno dal punto di vista vocale.

Grandi festeggiamenti a fine partita per Rionero e i suoi tifosi, me ne torno a casa anche io soddisfatto, per aver vissuto un evento regionale di grande importanza, reso ancora più suggestivo grazie al prezioso contributo dei tifosi.

Davide Gallo