In un mercoledì dalle temperature finalmente invernali la W3 Maccarese ospita il Terracina per una sfida dall’importanza notevole, trattandosi della semifinale d’andata della Coppa dell’Eccellenza laziale. In campionato le due squadre giocano in due raggruppamenti diversi: nel girone centro-settentrionale il sodalizio di casa, in quello centro-meridionale il Terracina.

Maccarese è una frazione del comune di Fiumicino, in provincia di Roma, a soli 5 km dal mar Tirreno. Nel territorio di Maccarese scorre il fiume Arrone, un corso d’acqua, lungo 35 km, che nasce nel settore sud-orientale del lago di Bracciano, di cui è emissario, per poi sfociare nel Tirreno tra Maccarese e Fregene. Il borgo di Maccarese si sviluppa intorno al castello di San Giorgio, costruito dai Mattei nella seconda metà del ‘500 e successivamente passato ai Rospigliosi, una famiglia originaria di Pistoia, che nel ‘700 restaurarono la fortezza dandole l’aspetto attuale.

La pianura che circonda Maccarese è parte dell’Agro Romano. Se, ai nostri giorni, questo lembo della provincia di Roma è caratterizzato da tenute agricole, stradine, canali e pinete, fino alla seconda metà dell’Ottocento era invece un territorio paludoso e insalubre. Un primo tentativo di liberazione di queste terre dalle acque stagnanti fu effettuato, nel XIX secolo, dall’Associazione dei braccianti di Ravenna, ma solo negli anni Venti del Novecento fu realizzata la bonifica integrale. Un monumento, che si può osservare nella piazzetta del borgo, celebra tutte le genti, soprattutto dell’Italia nord-orientale, scese nel Lazio in occasione della prima bonifica idraulica degli stagni di Ostia e di Maccarese del 1884 e poi, appunto, di quella integrale e definitiva del 1925.

Il calcio d’inizio della sfida del “W3 Stadium” è fissato alle ore 18:00. Nonostante il giorno lavorativo, il Terracina è accompagnato in quel di Maccarese da un ottimo numero di sostenitori.

I ragazzi della Curva Mare sono autori di una prestazione maiuscola: compatti nel loro settore, gli ultras terracinesi, nel corso della gara, effettuano un tifo incessante, caratterizzato soprattutto da cori prolungati e ritmati dal suono del tamburo. Se ne segnalano alcuni in dialetto, a sancire il solido e profondo legame che lega la tifoseria alla città.

I sostenitori tirrenici offrono anche visivamente un bellissimo spettacolo: dopo aver accolto l’ingresso delle squadre nel terreno di gioco con una fumogenata, nel corso della partita colorano il settore con bandieroni, bandierine, due aste e luminarie.

Il sostegno dei sostenitori anxuriani non viene scalfito neanche dal gol realizzato da Catese, per i padroni di casa, al 38’ della prima frazione, ma prosegue senza sosta fino al termine della gara e oltre, quando i giocatori in casacca biancoceleste si recano sotto al settore ospiti per ringraziare la Curva Mare per l’incitamento ricevuto. La prestazione odierna conferma lo spessore della tifoseria terracinese, che merita senza dubbio ben altri palcoscenici.

Turno di andata, dunque, che si conclude con il risultato di 1-0 per la W3 Maccarese. Gara di ritorno prevista al “Colavolpe” di Terracina il 24 gennaio: in palio l’accesso alla finale del 7 febbraio.