Domenica, 04.08.2019
2. Liga, Austria
FC Wacker Innsbruck – FC Dornbirn 1913 1 : 0
Stadio Tivoli Neu, Innsbruck
Spettatori: 2.057

Prima partita in casa dopo l’ennesima retrocessione del Wacker Innsbruck. Sono giorni tutt’altro che tranquilli questi per la tifoseria neroverde, non solo perché la squadra dovrà giocare per l’ennesima volta nel secondo e poco amato livello della gerarchia calcistica locale (vuoi per le tante squadre senza tifoseria, vuoi per i viaggi lunghissimi, ma anche per motivi più prettamente legati al campo di gioco).

Per la prima volta nella storia, una partita della prima squadra del Wacker Innsbruck è fissata alle ore 10.30 di mattina. Solo qualche giorno prima della gara, le più importanti tifoserie d’Austria hanno chiuso ogni dialogo con la Federcalcio anche per questo motivo: sempre più partite in diretta tv, conseguentemente sempre più fischi d’inizio ad orari strani, oltre ai prezzi sempre più cari dei biglietti che hanno portato a stadi sempre più vuoti, mentre sempre più aspre sono le nuove normative di interdizione dallo stadio che la curva neroverde, la Tivoli Nord, non manca di commentare negativamente. Non manca ovviamente nemmeno il sostegno per la giovane squadra in campo, ma la protesta è ben evidente sulle gradinate sotto forma di diversi striscioni.

Quando inizia la partita sotto il sole mattutino, lo stadio è ben lontano dall’essere gremito e anche la curva ha bisogno di 10-15 minuti per sistemarsi. Presenti tutti gli striscioni dei gruppi principali: Verrückte Köpfe, Unterland e Wacker unser. Manca quello del gruppo I Furiosi, a causa dello scioglimento, giunto dopo 19 anni di militanza, a causa della perdita dello striscione a marzo durante una gara a Pasching contro il LASK Linz. Al suo posto uno striscione di protesta contro la diretta in tv (“Scheiss LaOla”), esposto durante tutti i 90 minuti.

Cori di sostegno per la squadra che gioca una buona partita con grande cuore, vincendo con un solo gol di scarto. Presenti anche una ventina di tifosi di Dornbirn (città vicina al confine con la Svizzera) che senza alcun problema si sistemano fuori dalla gabbia ospiti, al lato dei Distinti. Espongono gli striscioni di White Devils e Demonos Culto Dornbirn con qualche piccola bandiera e un tamburo con cui cercano di fare tutto quel che possono per farsi sentire.

Nonostante la sconfitta, la squadra biancorossa si presenta ugualmente sotto il settore anche se i propri sostenitori non sono presenti in numeri altissimi: una prova di maturità e rispetto della squadra nei confronti della sua tifoseria, a prescindere dalle categorie in cui si ritrova. Anche i padroni di casa vengono chiamati sotto la propria curva per un meritato applauso: non c’è sicuramente stato il pubblico delle grandi occasioni, ma quelli che hanno deciso di recarsi allo stadio hanno portano con sé un bagaglio di vera passione per il calcio e per la squadra della propria città. In tutto ciò, la lotta contro il calcio in tv di cui si è avuto un assaggio in questa giornata, con partite alla mattina o nel mezzo della settimana, resta un obiettivo su cui quasi tutte le tifoserie in Austria avranno da coalizzarsi e focalizzarsi nei mesi a venire.

Jürgen De Meester