Quando salgo in macchina per affrontare le due ore di viaggio necessarie per raggiungere Innsbruck, mi viene in mente che oggi parlerò solo di calcio e tifo: le squadre, le tifoserie, coreografie, battimani… Per la prima volta dopo due anni di restrizioni oggi conta solo la partita. Sebbene non sia del tutto giusto questo pensiero, è quasi sicuramente umano ambire ad uno sprazzo di normalità dopo questa lunga privazione. Pensieri disallineati anche rispetto al fatto che la partita si giochi nel Venerdì Santo, giorno di silenzio e riflessione che fino al 2019 era giorno festivo in Austria, prima che lo cancellassero per motivi economici, con l’immancabile coda di malcontento del popolo per questa tradizione venuta meno.

Già prima della partita fra due ex campioni d’Austria, i titoli a caratteri cubitali si sprecano a partire da diverse questioni che esulano dal mero campo di gioco. Mentre il Grazer AK dopo il fallimento del 2012 e la successiva ripartenza dal livello più basso del calcio fino all’attuale ritorno al secondo livello, con la situazione sia sportiva che finanziaria ampiamente consolidata, il Wacker Innsbruck invece lotta per l’ennesima volta contro il fallimento. Questa volta la situazione è persino più delicata, se possibile, perché la Lega ha per ora infatti respinto la licenza di partecipazione ai campionati professionistici della prossima stagione. Allo stesso tempo i giocatori hanno fissato un ultimatum, decisi a non giocare più se entro i prossimi giorni non saranno pagati i loro stipendi. Una situazione che allo stato attuale sembra quasi irrisolvibile…

La Tivoli Nord ciononostante, inizia la partita con una coreografia per festeggiare il 10° anniversario del gruppo “Unterland”, con un bellissimo bandierone copricurva e una torciata, seguiti da un buon tifo a sostegno della propria squadra. Riescono ad alzare la voce con forza e durante la partita accendo sporadicamente ancora altre torce.

I ragazzi di Graz, arrivati in circa un centinaio, si presentano compatti dietro le pezze principali (Society Graz, Red Firm, 84er Jungs) e con tante bandiere che sventolano durante tutta la partita. Anche loro risultano molto piacevoli con tanti cori forti, battimani ben riusciti e un sostegno che dura fino alla fine.

Nel secondo tempo si registrano momenti di tensione quando la Curva di casa mostra alcuni striscioni critici contro la vecchia dirigenza, mentre gli ospiti replicano con uno striscione ironico relativo all’attuale delicata situazione della società tirolese.

Sul campo la partita finisce in parità (1-1), un risultato senza importanza particolare per quel che riguarda la classifica. Tuttavia le due squadre vanno comunque sotto le rispettive Curve per salutare i propri tifosi.

Dopo la partita ancora momenti di tensione quando un gruppo compatto di circa 50-80 ragazzi della Tivoli Nord si dirigono verso il settore ospiti. Alla fine non riescono a raggiungere i loro avversari e il risultato è qualche schermaglia con le forze d’ordine, ma niente di grave. Pochi momenti dopo tutto torna di nuovo tranquillo.

Finalmente è tornato il calcio reale…

Jürgen De Meester