Chi l’avrebbe mai detto di trovare una tifoseria in un campionato amatoriale? La risposta l’ho ricevuta recandomi allo stadio Comunale di Bomporto in questo lunedì sera.

Parlando con amici e girovagando per la rete ho scoperto che, a pochi km da casa, esiste un gruppo organizzato che segue le vicende della squadra del proprio paese, per l’esattezza si tratta degli Ultras Cippa di Novi di Modena.

Gettando l’occhio sul loro sito internet, ho notato che per questa sera era organizzata una trasferta in quel di Bomporto (sempre in provincia di Modena), a pochi km di distanza dal sottoscritto, quindi, senza pensarci troppo, mi sono messo in movimento verso questo paese.

Gli Ultras Cippa nascono nel 2003, hanno sempre presenziato in tutte le partite che il loro AC Novi ha disputato in questi 11 anni. Non solo: come molti sapranno, Novi di Modena è stato uno dei paesi più colpiti dai terremoti del 2012; i ragazzi di questo gruppo (come la loro squadra di riferimento), sono stati i primi a organizzare raccolte fondi e manifestazioni a favore del loro paese dopo il duro colpo del sisma.

Al mio arrivo presso l’impianto di Bomporto, l’orologio scocca le 20 e 30, con un termometro che cala verso i 10 gradi, con gran “furbizia” del sottoscritto in tenuta quasi primaverile.

Proprio mentre iniziavo a chiedermi “ma siamo sicuri che si gioca qui?” vedo arrivare svariate macchine con all’interno i componenti degli Ultras Cippa, a circa 10 minuti dall’inizio della gara, subito involatisi verso l’entrata della tribuna principale.

Per mia fortuna questa sera avrò modo di scattare i ragazzi direttamente da bordo campo, anzi da una pista di atletica vecchia di decenni che separa la tribuna principale dal terreno di gioco, quindi posso anche dire di essere alla prima partita da bordo campo per Sport People.

Di solito in questi campionati amatoriali si gioca in campi senza spalti, per fortuna dei ragazzi giunti da Novi, la partita odierna è organizzata presso lo stadio Comunale, un impianto attrezzato anche per ospitare le partite interne della Real Panaro, compagine modenese che fino a due anni fa militava nel campionato di Eccellenza e che ha avuto l’onore, tra le altre cose, di avere sfidato il Piacenza (seppur quella volta si optò per un altro campo).

Circa una trentina le persone che presenziano sulle gradinate, praticamente tutti i ragazzi giunti da Novi.

A inizio gara (ore 21) gli Ultras Cippa sono ai loro posti di combattimento, affiancati dai ragazzi di Albareto Presente, altro gruppo al seguito del Novi proveniente dalla frazione all’estrema periferia di Modena. L’ingresso delle squadre in campo viene salutato con l’ausilio di torce, fumogeni e petardi, il tutto contornato da una sciarpata e dall’utilizzo di tre bandiere a righe biancoazzurre, i colori sociali dell’AC Novi. Ovviamente non essendo in tanti, non ci si aspetta una prestazione canora al livello di curve numerose e affollate, ma comunque i ragazzi non mollano un secondo, grazie anche ad un tamburo che accompagna i cori in ogni attimo.

Per via dei fumogeni lanciati sulla pista, le prime foto scattate dal sottoscritto risulteranno quantomeno malriuscite; complice anche la bassa temperatura, i fumi ci metteranno circa 20 minuti prima di dissolversi.

Verso la metà del primo tempo assisto ad uno dei gesti più belli che io abbia mai visto in uno stadio: all’arrivo in ritardo di un ragazzo disabile, noto 5-6 che si staccano dal gruppo principale e si prodigano nell’aiutarlo a salire le scale e portarlo in tribuna, data l’assenza totale di rampe e ascensori; se solo ci fossero dei giornalisti ad assistere alla scena… magari non la racconterebbero lo stesso, data la loro malafede.

Dopo questa pausa momentanea, riparte il tifo degli Ultras Cippa. Per mia fortuna intravedo una scala che dalla pista di atletica mi porta direttamente in tribuna, ne approfitto al volo per scattare qualche foto dall’interno del loro settore, giusto in tempo per vedere qualche torcia accendersi in balaustra. Per la cronaca, non è presente (per fortuna) nessun tutore dell’ordine, quindi i ragazzi posso portare qualsiasi oggetto che aiuti al sostegno della loro squadra, compreso materiale che in molti stadi sarebbe (assurdamente e senza motivo logico) vietato.

Finale di primo tempo piuttosto pirotecnico anche in campo, complice il vantaggio su rigore del Baracca Beach Bomporto, con la successiva rimonta di due gol dell’AC Novi che fa letteralmente esplodere la tribuna principale.

Con grande curiosità noto che alle 21 e 35 l’arbitro fischia il primo tempo, parlando col guardialinee (a questi livelli per fortuna tutto è permesso) mi comunica che, per questo campionato, i tempi durano 35 minuti e non i soliti 45.

Dopo una pausa in cui i ragazzi degustano i famosi vini locali, si riparte con il secondo tempo, mentre l’orologio scocca le 21 e 50.

Come detto in precedenza, i ragazzi sostengono i loro undici in campo grazie all’ausilio di un tamburo, di conseguenza la loro prestazione canora ha un’impronta in stile tipicamente anni ’90, quando in quasi tutte le curve si tifava con queste basi ritmiche ed è quindi un piacevole ritorno al passato, per lo meno con la memoria.

Grande ironia tra i componenti del gruppo, difatti, oltre ai cori per la squadra, si sentono anche cori offensivi verso le città di origine degli stessi singoli tifosi, cantati anche dai diretti interessati!

Verso la fine della partita, dopo il 3 a 1 finale realizzato dal Novi, gli Ultras Cippa ripropongono un’altra sciarpata ed accendono l’ultima torcia della serata. Bella anche la corsa dei giocatori sotto la tribuna principale, presso la quale verranno ringraziati per questo successo in trasferta.

Finisce questa bella serata in cui ho assistito ad un vero e proprio ritorno al passato, non solo per la genuinità della categoria in sé, ma anche per il sostegno dei ragazzi sulle gradinate che, fortuna loro, hanno ancora la possibilità di tifare per la loro squadra senza l’obbligo di sottoporsi a tessere o restrizioni varie.

Francesco Passarelli.