Sabato 10 Ottobre in occasione della partita tra CMB Lucca e Carrara, noi ZTL Menenos, per la prima volta in 4 anni, abbiamo scelto di non seguire integralmente una partita casalinga della nostra squadra.
Lo abbiamo fatto per manifestare il nostro dissenso nei confronti degli eventi che hanno caratterizzato quest’ultima settimana: eventi che raccontiamo attraverso gli striscioni apposti all’inizio dell’ultima partita, e che purtroppo sono stati prontamente staccati da alcuni individui lì per far rispettare il volere della società.
Sul primo striscione era scritto: PRESIDENTI PROVOCATORI, GIORNALISTI MANIPOLATORI: PAROLE A CASO PER FARCI FUORI.
Questa frase è riferita ai fatti avvenuti nel corso della partita giocata contro i Pino Dragons il 3 ottobre: nel corso di questo incontro ci siamo scontrati verbalmente con un individuo fiorentino (abbiamo scoperto solo in seguito che fosse il presidente della società: a vedere i suoi comportamenti era davvero difficile da immaginare) che a più riprese ha provocato in modo ridicolo alcuni di noi, alimentando la fiamma che si era accesa durante la partita a seguito di un episodio di gioco.
A queste provocazioni ha aggiunto delle chiare minacce, che si sono concretizzate appunto con il coinvolgimento di qualche giornalista, che, felice di raccogliere qualche visualizzazione in più nel suo inutile sito, ha riportato le parole del presidente, ovviamente esposte in modo da danneggiarci il più possibile: inventando avvenimenti di sana pianta, giungendo casualmente ad assurde e infamanti conclusioni, e montando in generale i fatti realmente avvenuti, trascurando però il fatto che proprio i suoi atteggiamenti da “fenomeno” avevano contribuito a far sì che avvenissero.
Nel secondo striscione con su scritto PROBLEMA RISOLTO? ci siamo rivolti alla nostra società: essa infatti dopo questi avvenimenti ha preso completamente le distanze da noi, venendo anche meno al rapporto di sostegno reciproco che si era creato lo scorso anno e che era stato confermato per questa stagione. E’ questo che volete? ci siamo chiesti; pensate di risolvere il “problema” così?
Ci siamo chiesti anche: quanto in fretta si è pronti a dimenticare? Eppure dalla festa del giugno 2012, che grazie a noi divenne immensa ed indimenticabile, sono passati poco più di tre anni. Ancor meno tempo è passato da quei giorni in cui, mentre tutti piangevano senza saper reagire per la fine della nostra squadra, noi già eravamo in prima fila, ad infondere coraggio agli ultimi autentici cuori biancorossi delle giovanili.
Addirittura solo pochi mesi sono passati da quello che poteva semplicemente essere un incolore spareggio di serie C Regionale contro una squadra imbarazzante e che, sempre e solo noi, abbiamo invece trasformato in una grande festa.
Che piacere c’è nel lavorare duro, nel costruire le vittorie, nel tagliare la retina del canestro una volta raggiunte, se non c’è nessuno a osannarti e a gridare per te? Davvero è preferibile avere un palazzetto desolante e muto, invece di uno in festa che ti incita in ogni momento?
Questo è quello che abbiamo voluto mostrare ieri: quanto patetico e triste fosse il palazzetto senza di noi. In molti se l’erano dimenticato, altri forse non ne avevano proprio idea.
ZTLM