Il grande tifo la fa da padrone al “Mancini” di Fano nell’infrasettimanale della quarta giornata del campionato di Lega Pro girone B.
La curva di casa, riempita quasi per intero, continua il suo momento di forma confermando numeri importanti, voce continua, cori variegati, sciarpate e battimani a ripetizione; gli ospiti arrivano a Fano in poco meno di cento unità a dispetto del giorno infrasettimanale e dei 300 km di distanza dalla città adriatica. I patavini si esibiscono in una performance altrettanto convincente fedeli al loro stile.
Le tifoserie non si ignorano, anzi si beccano spesso a distanza, senza mai però far registrare alcun momento di tensione; e a proposito di rivalità è assolutamente da sottolineare che, poco prima del ventesimo del primo tempo, la curva granata ha dedicato uno striscione e un coro all’ultrà pesarese Massimiliano “Kapo” Capanna, tragicamente scomparso in settimana. Grande lezione di solidarietà in barba ad ogni rivalità e soprattutto ad ogni pregiudizio che spesso travolge il mondo delle curve. Lo striscione recitava “Oltre i colori, oltre la rivalità, ciao Massimiliano vero ultrà”, il tutto accompagnato dal coro “Onoriamo gli ultras scomparsi”, cosa che ha piacevolmente colpito tutto lo stadio e immagino anche i cugini pesaresi.
Tornando alla partita va aggiunto che gli ospiti hanno lanciato due torce dal loro settore quando nella ripresa il Fano è tornato in vantaggio: una in campo e l’altra nello spazio cuscinetto che divide gli ospiti dalla gradinata dei locali. In tempi di eccessiva rigidità che forse è meglio chiamare col suo nome, ovvero accanimento gratuito, si spera che il gesto non abbia ulteriori ripercussioni.
A fine gara applausi per tutti, con i padroni di casa ovviamente in estasi per il prestigioso risultato ottenuto dai loro beniamini. Prima trasferta stagionale amara invece per i biancorossi, che però hanno dimostrato di essere una delle migliori tifoserie del girone.
Per la curva granata invece, come già detto, ennesima performance di grande spessore per una piazza che meritava e attendeva la Lega Pro da troppo tempo.
Tommaso Giancarli.