Che l’atmosfera di oggi è ben diversa dalle precedenti giornate lo si nota immediatamente dall’arrivo allo stadio: il parcheggio antistante l’impianto è già pieno a più di un’ora dall’inizio del match e per chi non frequenta il “Mazzola” posso assicurare che è un evento più unico che raro.

L’arrivo della capolista Venezia e del suo allenatore Filippo Inzaghi, si somma a un nuovo entusiasmo trovato dal pubblico che crea una cornice di tutto rispetto.

Il settore ospiti invece sarà occupato da una cinquantina di tifosi che addobbano da subito la balconata loro dedicata con l’enorme striscione “Venezia Mestre 1987” e numerose pezze sparse sulla rete che separa il settore dal terreno di gioco, posizioneranno poi un bandierone nella parte di tribuna rimasta libera per creare un effetto ottico migliore.

Dato il recente tesseramento, ci si poteva attendere una presenza più massiccia da parte dei tifosi veneti.

Gli ultras di casa arrivano invece 5 minuti dopo l’inizio del match. Rispetto alle precedenti occasioni, però, il numero di persone è decisamente superiore e da subito si sentono cori di incitamento verso la squadra.

Il primo tempo è molto bello dal punto di vista del tifo, entrambe le tifoserie cantano e alternano cori per tutti i 45 minuti.

Nonostante il numero non proprio alto gli ultras veneti incitano la loro squadra in maniera compatta, sventolando bandiere e mostrando un due aste con il nome del gruppo.

I cori, chiari e ben coordinati, sono tutti rivolti alla squadra, nemmeno un accenno di risposta alle offese con le quali i Casualmente Ultras cercano lo scontro dialettico. Una dimostrazione in più di come gruppi storici blasonati snobbino i neonati ultras clementini.

Sul lato casalingo, oltre ai cori sopracitati, vengono intonati altri 3 canti che vengono continuamente alternati tra loro.

L’effetto sonoro non è eccellente, si sente qualche voce fuori tempo, ma rispetto alle precedenti occasioni è un passo avanti enorme.

Nell’intervallo piccola scaramuccia tra i settori con i veneti che per la prima volta “omaggiano” i rivali con un potente “Dove sono gli ultras?”.

Il secondo tempo però, in campo come sugli spalti, è tutto di marca gialloblu.

Gli ultras lagunari smettono completamente di sostenere la squadra, si addossano alla balconata e si fanno notare solo in 2 occasioni: al 75° con un eloquente “Sveglia ragazzi” e alla fine del match poco prima del gol del pareggio.

I Casualmente Ultras dopo i primi minuti di silenzio a causa della pausa rifornimento intonano un coro per la squadra che, a piene voci e con ottima coordinazione, viene portato avanti per più di 15 minuti.

In questo caso l’effetto è pregevole e ripaga gli sforzi di chi sta tentando di inculcare la cultura del tifo organizzato a Santarcangelo.

A seguito di ciò verranno ripetuti i cori sentiti nel primo tempo con un risultato ancora acerbo ma comunque soddisfacente viste le precedenti prestazioni.

Gli sforzi dei tifosi, ripagati dall’ottima prestazione della squadra di Marcolini, vengono portati avanti anche dopo il fischio finale con la squadra che va a festeggiare sotto il settore.

Anche gli ospiti festeggiano il punto conquistato coi propri tifosi anche se la prestazione, in campo più che sugli spalti, non è stata all’altezza delle aspettative.

Un grande plauso agli ultras di casa che hanno tenuto testa a una tifoseria ben più blasonata e, se il miglioramento visto nella prima parte di stagione continuerà, ci sarà da divertirsi.

Testo di Nicolò Semprini.
Foto di Nicolò Semprini e Gilberto Poggi.

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