La giornata di oggi al “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni è contraddistinta dalla richiesta univoca di libertà per gli ultras. Durante la sfida precedente in quel di Aversa infatti, c’è stato qualche problema tra polizia e ultras cavesi. Non essendo stato presente a quella partita non posso commentare quanto accaduto, ma ho senza dubbio notato il modo acritico e pregiudiziale con cui la stampa si è scagliata contro
gli ultras cavesi, definendoli scalmanati e criminali, emettendo tutta una serie di giudizi morali e confondendo opinionismo col giornalismo.
In tutto questo chi ne ha pagato le conseguenze peggiori è stato “Matone”, tifoso storico cavese che tutt’ora si trova agli arresti domiciliari. Per protesta contro questa situazione e per solidarietà, gli ultras sono entrati allo stadio con dieci minuti di ritardo esponendo lo striscione: “Matone innocente”. Fin dall’ingresso, sono stati innumerevoli i cori a favore della libertà degli ultras in generale e per Matone nello specifico. Prima della gara è stato anche fatto girare un volantino nel quale la motivazione della protesta odierna degli ultras metelliani era spiegata nei minimi dettagli.
Durante gli 80 minuti in cui gli ultras hanno presenziato sui gradoni, non è mancato proprio nulla, sia in curva che nei distinti: battimani, cori, treni, torce e fumogeni; per farla breve a Cava, noi amanti del mondo ultras non ci annoiamo mai.
Capitolo ospiti: presenti in 5-6 unità con uno striscione ed una pezza, si fanno notare con due messaggi su cartaceo, uno dei quali per far intendere che non molleranno, qualunque sia il risultato, l’altro proprio di solidarietà a Matone.
Per la cronaca, il match finisce 0 a 0 con molte occasioni fallite da parte Cavese.
Emilio Celotto.