Il 1/09/2018 resterà indelebilmente impresso nelle menti dei cosentini come il giorno dell’infamia, della vergogna a carattere nazionale sulla pelle di tifosi e squadra, che hanno vissuto un qualcosa mai visto sui campi di calcio italiani dalla A alla D.
La mancata disputa della partita Cosenza-Hellas Verona ha costretto oltre 10 mila cosentini provenienti da tutta la provincia, ed in alcuni casi anche oltre, ad assistere ad uno spettacolo indegno. Solo la grandissima prova di maturità del pubblico ha evitato che la situazione degenerasse, e proprio gli ultrà, sempre additati come il male assoluto di questo calcio, hanno calmato le acque, tenendo a bada gli istinti dei tifosi, giustamente, più esasperati.
Come Ultrà Cosenza Tribuna non ci interessa fare processi sommari a chicchessia, ciò che è accaduto è sotto gli occhi di tutti. Quanto vissuto dalla città di Cosenza sabato pomeriggio, con oltre 10 mila persona lasciate a marcire sotto il sole, senza uno straccio di notizia, e rimbalzati da ogni possibile fonte di informazioni, senza nessun tipo di comunicazione, lascia un segno indelebile che non potrà essere facilmente rimosso, con l’intera città, come sempre, bloccata in maniera assurda in occasione delle partite al San Vito-Marulla. La giornata era, oltretutto, iniziata in maniera molto negativa, con la pantomima della mancata consegna degli abbonamenti, e tutti coloro i quali avevano sottoscritto gli stessi, costretti al ritiro di un biglietto omaggio, con interminabili file ai botteghini sotto il sole.
Il nostro sostegno, sia ben chiaro, non mancherà mai. C’eravamo quando con l’Akragas c’erano 800 paganti e c’eravamo tra i 12 mila di Pescara. Saremo sempre su quei gradoni, finchè il Cosenza gioca, ma solo per la maglia, solo per quei due colori ed oggi ancor di più per quei calciatori che quella maglia la indossano nella ritrovata Serie B.
Invitiamo tutti a sostenere la squadra in questo momento, a non far scemare l’entusiasmo ritrovato, a non farci scippare quella magia che fino a pochi giorni fa ci rendeva ebbri di gioia.
Anni Ottanta Cosenza