Dopo nove anni ritorna il derby più sentito della Basilicata: quello tra Matera e Potenza. Nonostante l’evento sia molto atteso da tutti gli sportivi materani e non, la gara risulta giocata sottotono sia per la distanza in classifica che separa le due compagini, ma ancora di più per la trasferta vietata agli ospiti. Per la cronaca questo risulta il primo derby senza l’opposta fazione.

In una domenica uggiosa di inizio dicembre sono all’incirca quattromila gli spettatori a popolare gli spalti del XXI Settembre – Franco Salerno. All’ingresso delle due squadre, dalla gradinata arriva la coreografia, costituita da vari teloni di diverse tonalità di azzurro e di bianco che vengono srotolati contemporaneamente, mentre sulla rete di recinzione, che separa gli spalti dal campo, è collocato un grande striscione di carta che dice “Vanto lucano… stampo materano”.

Il tifo per tutto il primo tempo risulta abbastanza buono e il sostegno canoro si alterna ai battimani accompagnati dal tamburo.

Alla mezz’ora viene esposto uno striscione che esprime lo sdegno e la protesta dei locali riguardo la decisione di vietare, durante i derby, la presenza dei tifosi ospiti.

Il primo tempo si chiude con il 2-0 per i biancazzurri. Durante il secondo tempo il sostegno cala leggermente rispetto alla prima frazione di gara, anche a causa della poggia. Bello è il colpo d’occhio offerto dai bandieroni sempre al vento.

Prima del finale viene esposto un ultimo striscione per ricordare un tifoso della Juve Stabia, scomparso qualche tempo prima di questa gara.

Da segnalare, durante tutta la durata del match, tanti cori di rivalità verso i cugini potentini .

Negli ultimi minuti di gara, in campo il Matera riesce a trovare anche la terza rete e la gara si chiude fissandosi proprio su questo risultato di 3-0, rispettando i pronostici che vedevano favoriti i biancazzurri di casa.

Testo di Federico Longo.
Foto di Fabio Venezia.